Monza. È Paolo Pilotto il vincitore delle primarie del centro-sinistra. Dai dati dello spoglio terminato pochi minuti fa, Pilotto ha avuto la meglio sullo sfidante, Marco Lamperti, per soli 14 voti. Le votazioni, a cui hanno partecipato 1869 persone (924 voti Lamperti e 938 voti Pilotto), si sono svolte nella giornata di oggi, domenica 13 marzo, dalle 8 alle 20, presso 11 seggi distribuiti nel territorio cittadino. Una ottantina i volontari che hanno permesso la buona riuscita delle operazioni di voto.
Per Paolo Pilotto – consigliere comunale, insegnante al liceo Zucchi di Monza – questa vittoria è il primo step verso le elezioni amministrative a Monza, previste nella prima metà di questo 2022. Guiderà lui la coalizione del centro-sinistra monzese composta da: Partito Democratico, Azione, Italia Viva, Lab Monza, MonzAttiva, Possibile, Sinistra Italiana, Articolo Uno, Partito Socialista e Europa Verde. Dall’altra parte, Dario Allevi, attuale sindaco e nome del centro-destra (oggi in campagna elettorale), e Paolo Piffer, della lista civica Civicamente, che hanno sciolto la riserva sulla loro candidatura qualche mese fa.
Il risultato è stato ufficializzato in serata presso le sede del Partito Democratico di Monza in via Arosio. Presenti i due candidati, diversi militanti, tra cui il Segretario del PD Monza e Brianza Pietro Virtuani.
“Io e Lamperti per carattere e convinzione abbiamo fatto questo percorso insieme – spiega Pilotto – ci siamo mossi sui contenuti e sui valori. E le persone se ne sono accorte. Una città non si governa da sola, non c’è l’uomo al comando, noi crediamo al lavoro di squadra. Io credo che il senso delle primarie sia stato presentare un manifesto, cercare di incontrare la cittadinanza e soprattutto ascoltare le persone. Con sorprese in alcuni casi e scoprendo cose che ci erano sfuggite. La campagna elettorale adesso deve essere metà ascolto e metà proposte. Un ringraziamento ai cittadini: in epoca post Covid hanno scelto di venire a votare. Hanno dato prova di alcune caratteristiche: molti si sono fermati a parlare e hanno discusso con i nostri volontari. È il segno di volersi mettere in gioco”.
Pezzo in aggiornamento.
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