Monza, Cederna: “biblioteca diffusa” grazie ai libri in cassetta. “Si può fare, ma con le associazioni”

6 aprile 2022 | 08:57
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Monza, Cederna: “biblioteca diffusa” grazie ai libri in cassetta. “Si può fare, ma con le associazioni”

Il progetto si chiama Libri Liber.i  ed è stato presentato alla Consulta Cederna Cantalupo da Elisa Bompadre. Si tratta di cassette in legno con all’interno libri diffuse in alcuni punti strategici del quartiere. Il progetto può partire con l’aiuto della associazioni del territorio.

Monza. Casette dei libri sparse per il quartiere, dove ognuno può prenderli, leggerli, riportarli. Insomma, una biblioteca “senza burocrazia”, gratuita, diffusa e soprattutto accessibile a tutti. Si chiama Libri Liber.i e l’idea sul suolo monzese è di Elisa Bompadre, cittadina attiva nella Consulta di Cederna Cantalupo a Monza. Proprio in consulta Elisa ha presentato il progetto, nato sul solco delle “Little Free Library“. I primi feedback? Positivi, tanto che hanno alimentato un certo entusiasmo e le prime aspettative.
È fattibile in tempi brevi? Sì, ma servono associazioni che si facciano avanti e sposino la causa: solo così il progetto per ora solo sulla carta potrà vedere la luce. Ne abbiamo parlato con Elisa Bompadre (qui sotto in foto).

Generico aprile 2022

Libri Liber.i, di cosa si tratta?

“Semplice: cassette in legno posizionate per la città in punti strategici con all’interno libri immediatamente consultabili. Gli abitanti del quartiere e non solo possono prendere in prestito uno dei libri, restituendolo dopo averlo letto nella medesima casetta o in un’altra presente in qualsiasi altra parte del mondo Una specie di circuito virtuoso per lettori che vedrà davvero protagonista il quartiere Cederna”.

Perchè proprio in Cederna?

“Il quartiere Cederna ha già vissuto la realtà di una piccola Biblioteca gratuita funzionante e ben avviata all’interno della Biblioteca di Via Zuccoli. “La Bancarella dei libri belli” così il suo nome, era una realtà viva e coinvolgente pensata e voluta dalle bibliotecarie. Chi arrivava si fermava e dare un’occhiata e sapeva che poteva prelevare i libri liberamente. L’idea è quella di realizzare un circuito virtuoso di piccole biblioteche gratuite. Intorno ad esse si sviluppano buone pratiche di comunità, si permette a chiunque di essere protagonista perchè completamente libero di partecipare prendendo e portando libri. Il desiderio di vederne diverse posizionate in punti strategici del quartiere ognuna al servizio della comunità è quello di accrescere il senso di benessere del vivere quotidiano del luogo designato, che sia un giardinetto, un’ospedale, una scuola, un esercizio commerciale, etc”.

Quali tipi di cassette avete in mente? Nuove? Usate ma “ricondizionate”?

“Entrambe. Una vecchia cassetta se messa a nuovo può avere grazie a questo progetto una seconda vita. Con un po’ di creatività si possono realizzare cose bellissime. Oppure se ne possono creare di nuove, io, ad esempio ho pensato ad un contest aperto ai monzesi, però su questo servono risorse. E qui possono esserci utili le associazioni”.

Ci spieghi meglio?

“Grazie alla Fondazione Comunità Monza e Brianza abbiamo intercettato una serie di bandi che potrebbero aiutarci a far partire il progetto. Serve però un’associazione capofila che creda nella nostra piccola biblioteca. Articoli come questo possono esserci utili: lancio infatti un appello alle associazioni del territorio. So che in tante fanno un lavoro bellissimo e a sostegno della cittadinanza, su questo progetto possiamo fare rete insieme. I finanziamenti servirebbero a comprare il materiale per far partire il contest di realizzazione delle casette. Chiamata alle associazioni quindi: abbiamo bisogno di voi!”.