Medici di base

Arcore: il centralino della guardia medica preso d’assalto, pazienti esasperati, arrivano gli agenti

Un uomo con mal di gola e tosse si è presentato senza appuntamento dopo aver provato invano a prendere la linea telefonica.

polizia locale monza
- Foto d'Archivio

La polizia locale di Arcore è dovuta intervenire nella mattinata di oggi, 25 novembre, presso l’ambulatorio medico temporaneo di Cascina del Bruno. Un uomo che lamentava mal di gola e chiedeva gli fosse prescritto un antibiotico ha dato in escandescenze litigando con il dottore di guardia. Il litigio sarebbe sfociato in toni così accesi da richiedere l’intervento di una pattuglia. L’episodio, a dire il vero non unico nel suo genere da quando la carenza di medici di base sta mettendo a dura prova l’intero sistema delle Cure Primarie, è accaduto presso l’ambulatorio comunale messo a disposizione di Ats Brianza per attivare il servizio. Ad usufruirne, i pazienti dei medici andati in pensione nell’ultimo semestre, oggi orfani di dottore di famiglia: circa 5mila persone.

I FATTI

Il cittadino protagonista dell’alterco pare abbia provato varie volte a telefonare per prendere appuntamento senza riuscirvi e abbia dunque deciso di andare di persona sul posto, anche senza la prenotazione della visita. “Diceva che aveva mal di gola e che voleva l’antibiotico – ha raccontato un testimone – ma non aveva appuntamento. Il dottore di guardia gli ha detto che per essere visitato avrebbe dovuto fare almeno un tampone, considerati i sintomi, ma lui si è rifiutato. Era molto arrabbiato perché diceva che era stato impossibile prendere la linea e ha insultato più volte il dottore. Il medico diceva che le telefonate sono tantissime, anche cinque contemporaneamente”.  Una realtà indubbiamente esasperante che in questo caso ha rischiato di sfociare in qualcosa di peggio. Dallo stesso ambulatorio è partita la chiamata e in pochi minuti sono arrivati gli agenti della Polizia locale. Hanno riportato la calma e il medico alla fine ha accettato di eseguire la visita alla quale gli agenti hanno assistito personalmente assicurandosi poi che il paziente, a quel punto più calmo, andasse per la sua strada.

IL DISAGIO

Nessun provvedimento ma una nuova spia di un disagio che ad Arcore è più sofferto che mai. Il comune veste la maglia nera sul territorio di Ats Brianza con quasi 5mila pazienti senza un dottore. Qui si concentra il 33% degli ambulatori medici temporanei che Ats, in emergenza, ha dovuto attivare sull’area di competenza. Ma il servizio non risponde alle stesse esigenze cui risponde un medico titolare assegnato all’assistito. Inoltre gli ambulatori, privi di figure amministrative e gestiti da dottori che non conoscono i singoli pazienti, faticano a gestire tutta la parte organizzativa. Il risultato è che spesso le persone provano per giorni a prenotare un appuntamento senza riuscirvi e, alla fine, si presentano sul posto creando ulteriore disagio e ritardo all’operatività già faticosa del servizio.

L’APPELLO ALLA CALMA

Poche settimane fa una dottoressa assegnata in sostituzione di un pensionato gettava la spugna dopo una sola settimana di servizio, travolta dalla pressione e dall’esasperazione di alcuni pazienti, indignati per attese infinite e linee telefoniche intasate. Il sindaco Maurizio Bono mandava gli agenti sul posto e commentava: “il disagio è grande, lo so, ma non possiamo tollerare l’aggressività”.

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