Viabilità

Monza. Zone 30 km/h per Triante, San Giuseppe e San Carlo: la proposta arriva dal tavolo delle consulte 

Secondo le consulte e l'associazione Fiab Monza in Bici la sperimentazione potrebbe partire dai 3 quartieri per poi arrivare a coprire tutta la città. Ad ascoltare le idee dei cittadini anche le assessore del comune di Monza.

Generico dicembre 2022
Massimo Benetti di Fiab Monza in Bici

Monza. Se l’obiettivo è quello di zero vittime sulle strade le cose devono cambiare. E per farlo serve “mettere tutto sotto la campana della velocità”. Così Massimo Benetti di Fiab Monza in Bici alla serata organizzata dalla consulta di Triante sui temi della mobilità, lancia la proposta: sperimentare zone 30 nell’area coperta dai quartieri Triante, San Giuseppe e San Carlo.

La proposta: Zona 30 km/h e non solo

Lo studio dello stato dell’arte c’è, la proposta anche. A formularla i coordinatori della consulta e Fiab Monza in Bici nelle figure di Massimo Benetti e Saveria Fontana. Obiettivo dei cittadini attivi è trovare strumenti che riducano la velocità delle automobili in città, con la conseguente riduzione di incidenti mortali e non. Quella della zona 30 – cioè l’istituzione di strade in cui le vetture possano andare ad un massimo 30 Km/h – è la proposta più forte, ma sul piatto, c’è altro: riduzione della carreggiata, rialzi in asfalto, cuscinetti berlinesi. Con un grande fine: rendere la città meno “autocentrica” incentivando un trasporto green che sia anche sicuro.

In sala ad ascoltare le proposte della consulta ieri sera, mercoledì 14 dicembre, c’erano anche le assessore del comune di Monza Andreina Fumagalli e Giada Turato, rispettivamente con deleghe alla partecipazione e alla mobilità e Valerio Monteni, architetto e progettista esperto di mobilità sostenibile che ha arricchito la discussione portando un proprio contributo. A moderare la serata Pantaleo Bruno Troia, coordinatore della consulta Triante.

Turato: “Nuovo piano delle segnalazioni strade pericolose e un tavolo sulle ciclabili”

“Anche se a volte sembra che l’amministrazione sia ferma, vi posso assicurare che non è così – spiega l’assessora alla mobilità e all’ambiente Giada Turato. – Nel nostro programma di mandato abbiamo diverse priorità, e sulla mobilità ciclabile resta sempre viva quella di “unire i punti”, ovvero collegare quei tratti ciclabili che oggi sono sconnessi. Tutto ciò va fatto con cura, progettualità, competenze e, in prospettiva, in sinergia con tutto il territorio brianzolo. Qualcosa già si muove: stiamo ridisegnando il piano delle segnalazioni da parte dei cittadini – ne arrivano circa 200 al mese – e in prospettiva abbiamo in cantiere un tavolo di lavoro sulle ciclabili. Utile, quindi, un momento di incontro e di approfondimento come questo”.

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