La dichiarazione

Bufera a Seveso, il presidente del consiglio Donghi: “Il rispetto per le Istituzioni non può essere messo in discussione”

donghi

Sulla bufera scoppiata a Seveso, durante e post il consiglio comunale di lunedì 27 febbraio, con toni accesi e anche uno spintone denunciato dall’opposizione (leggi qua l’articolo) è intervento oggi anche il presidente del consiglio comunale Roberto Donghi.

LE DICHIARAZIONI DI ROBERTO DONGHI

“Negli ultimi sei mesi, per ben due volte, ho voluto evidenziare il timore di una degenerazione dei toni durante le sedute di Consiglio Comunale. Una preoccupazione che si è concretizzata nell’ultima seduta con atteggiamenti ed epiteti poco consoni rivolti al Segretario Generale da parte di un Consigliere di opposizione e poi con la totale mancanza di rispetto nei miei confronti da parte di un cittadino presente in sala.

Ho spesso invitato i cittadini a partecipare alle nostre sedute poiché coinvolgere i sevesini è sempre stato un principio cardine della mia azione istituzionale. Tuttavia, pur comprendendo che su certe tematiche gli animi possano scaldarsi, quanto accaduto nell’ultima Assemblea deve essere condannato fermamente.

Per legge, il pubblico può assistere alle riunioni del Consiglio ma non prenderne parte. E’ inaccettabile che un cittadino interrompa un pubblico servizio e risponda in malo modo dapprima ad un membro dell’Ufficio di Segreteria che, su mia richiesta, ha cordialmente e privatamente richiamato la persona in questione ad attenersi alle regole consiliari, e successivamente nei miei confronti con tono di scherno e di arroganza. Personalmente avrei potuto anche andare oltre, ma il dovere e la dignità della carica me lo hanno impedito, così come il Regolamento, scritto da un attuale membro della minoranza, che mi impone di mantenere l’ordine durante le sedute.

Reputo poi inaccettabile e deleterio per le Istituzioni il comportamento di alcuni Consiglieri di minoranza che hanno preso le parti di chi, a torto, urlava contro un Presidente del Consiglio intento ad applicare le norme. Una posizione che ha delegittimato il ruolo che sono chiamato a svolgere. Il rispetto per le Istituzioni non può essere messo in discussione e viene prima di ogni cosa anche in un “semplice” comune quale Seveso. Se viene a mancare il rispetto per le cariche, allora viene a mancare il senso di quanto facciamo.

Chiedo nuovamente, e per la terza volta, a tutte le parti di abbassare i toni e di ricomporsi. Fin dal mio insediamento ho sempre favorito il dialogo ed il confronto andando spesso ben oltre i miei doveri. Anche se l’impegno non è stato ripagato con grande cortesia, continuerò su questa strada di ascolto e collaborazione nella speranza che tutti vogliano contribuire al bene di Seveso”.

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