A seguito della tragedia che ha visto il decesso di un bambino di soli 11 in via Buonarroti a Monza, l’associazione 2NOVE9 Vittime Incidenti Stradali ha inoltrato una nota alla Prefettura di Monza con la richiesta di avviare un tavolo tecnico con l’Amministrazione Comunale per la risoluzione delle criticità riscontrate nel tratto di strada teatro del dramma.
L’Associazione, oltre ad unirsi alla famiglia del piccolo, si è dunque proposta come parte attiva per risolvere la situazione.
“A seguito dell’ennesimo incidente occorso in via Buonarroti, abbiamo la necessità di interrogarci in merito alla sicurezza di questa infrastruttura e quindi di cosa può essere migliorato a vantaggio dell’incolumità degli utenti in transito. Abbiamo quindi analizzato il luogo del sinistro in cui è deceduto il piccolo che, secondo un passante, abitava vicino al luogo dell’incidente ed il cui corpo è stato vegliato, esanime, dalla mamma in attesa dei soccorsi. Nonostante i recenti interventi riqualificativi per i quali è stata predisposta/aumentata la percorribilità da parte dell’utenza della strada più debole, ovvero quella costituita da ciclisti/pedoni, la distanza tra il primo attraversamento pedonale presente da viale Enrico Fermi lungo via Buonarroti e l’intersezione con via Beato Angelico, dista 254,52m. Sulla destra, poi, lo stato di degrado in cui versa il marciapiede dove è situato il “T-Red” per la rilevazione delle infrazioni semaforiche, segnale del forte investimento effettuato per la realizzazione dell’intersezione semaforica, che risulta però sprovvista di segnaletica verticale per l’attraversamento pedonale, oltre che di illuminazione corretta del manto stradale interessato come riscontrabile dal numero e dal posizionamento dei pali luce presenti, come invece applicato all’intersezione tra viale Enrico Fermi e la stessa via Buonarroti”.
L’Associazione ha poi messo in evidenza come verso l’intersezione con via Talamoni e via Vignola non sono più presenti attraversamenti pedonali dai civici pari ai civici dispari (e viceversa) di via Buonarroti. Il primo attraversamento disponibile è situato solo all’inizio di via Talamoni.
“Quanto accaduto non è quindi frutto di una casualità ma va preso atto della carenza infrastrutturale in cui versa non solo via Buonarroti, ma l’intera area industriale in cui sono presenti attività commerciali non fruibili esclusivamente da aziende ma anche da privati cittadini, i quali possono risultare residenti nei pressi o giungere presso le attività presenti anche a piedi o mediante l’uso di velocipedi. Vi è indubbiamente la necessità di rivedere l’infrastruttura attraverso lo studio e la realizzazione di attraversamenti pedonali “sicuri” e ben segnalati. Come 2NOVE9 Associazione Vittime di Incidenti Stradali esprimiamo la corretta volontà che la perdita di questa giovane vita sia l’ultima a dover essere registrata in quella porzione di zona industriale. Auspichiamo che la collaborazione dell’ente di gestione possa essere proattiva nell’individuare celermente soluzioni adeguate per la sicurezza dei cittadini”.
L’Associazione è resa disponibile a qualsiasi iniziativa o confronto per fornire il proprio apporto nella risoluzione della problematica.
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