La questione

Monza, Buon Pastore: Comune e Italia Nostra dialogano, il Comitato attacca

La vicenda dell'area monumentale e verde a due passi dal centro, dove sono previsti tre palazzi e una rigenerazione con una biblioteca e sale letture, continua a far discutere. L'amministrazione cerca il confronto, ma alcuni cittadini sostengono che l'ente pubblico potrebbe fare di più.

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- Foto d'Archivio

Monza. I giochi sembrano fatti. O almeno per il futuro dell’area Buon Pastore, storica zona monumentale e verde di circa 28mila metri quadrati, l’ultima rimasta a due passi dal centro di Monza, la direzione intrapresa ha ormai un indirizzo piuttosto preciso. Il Comune di Monza, infatti, sta definendo in queste settimane gli ultimi dettagli dell’accordo con la proprietà, la Bp Real Estate srl.

La transazione, come il sindaco di Monza, Paolo Pilotto e l’assessore comunale all’Urbanistica, Marco Lamperti, hanno in questi giorni ribadito ad una delegazione dell’associazione Italia Nostra, prevede da un lato la costruzione di 3 palazzi di 9, 10 e 12 piani, 2 nuovi passi carrai su via Pellettier e quasi 200 box in due piani interrati.

E dall’altro la cessione definitiva all’amministrazione comunale della Chiesa panottica ristrutturata, che sarà destinata ad ospitare una biblioteca civica, del porticato e della parte soprastante, dove saranno collocate delle sale letture e la bonifica dagli idrocarburi di 2mila metri quadri del Parco.

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BOTTA E RISPOSTA

Prospettive che continuano a non convincere il Comitato pro Buon Pastore ‘Salviamo Villa Angela’, da tempo attivo per la salvaguardia dell’area, fino al 2005 di proprietà della congregazione delle suore di Nostra Signora di Carità del Buon Pastore e sulla quale anche recentemente il Consiglio di Stato ha confermato il vincolo posto dalla Soprintendenza ai Beni e alle Attività culturali.

“La nuova Giunta di sinistra del Comune di Monza attua gli stessi programmi della vecchia Giunta di destra” afferma l’ingegner Antonio Gatti, referente del Comitato Buon Pastore.

“Il Comitato può esprimere legittimamente qualsiasi parere, ma non riesco a capire come possano dire che sul Buon Pastore non sia cambiato nulla rispetto alla Giunta precedente – replica Lamperti – al posto di un supermercato ci sarà una biblioteca di mille metri quadrati, al posto di una struttura privata avremo delle sale letture e un porticato pubblico. Per me e per l’operatore privato la differenza c’è e non è stato facile ottenerla”.

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Antonio Gatti in un incontro pubblico sul Buon Pastore

IL DIALOGO

L’incontro tra Piazza Trento e Trieste e Italia Nostra, che dal 1955 ha l’obiettivo di proteggere i beni culturali e ambientali, è nato da una lettera inviata all’amministrazione comunale dall’associazione guidata a Monza da Maria Zanni.

“Seguiamo con preoccupato interesse le vicende relative alla destinazione dell’area Buon Pastore che, anche in ragione dei vincoli che la proteggono nonché della sua posizione e della storia che la caratterizza, rappresenta un momento importante della memoria della città e delle linee portanti del suo sviluppo umano e sociale” si leggeva nella missiva datata 17 maggio.

“Sembra che quell’area sia destinata ad un’edificazione massiva – continuava Italia Nostra – si aggiungono le preoccupazioni relative al recupero degli immobili di valore storico-artistico, compresa la chiesa panottica e il parco che contorna e completa la dimensione culturale e storica della proprietà, oltre a costituire un polmone verde del quale la nostra città ha un vero bisogno”.

Marco Lamperti, assessore del Comune di Monza al Governo del Territorio, Edilizia Privata, Lavori Pubblici
Marco Lamperti

IL COMUNE

Il risultato dell’incontro tra l’amministrazione comunale di Monza e Italia Nostra è stato, nelle parole dell’assessore all’Urbanistica, molto proficuo. “Abbiamo spiegato che dalle volumetrie stabilite per il Buon Pastore dal Documento di piano non si può transigere, ma l’accordo che abbiamo definito con la Bp Real Estate è la migliore opzione per rigenerare l’area e al contempo acquisire al pubblico il più possibile dal punto di vista dei beni patrimoniali” spiega Lamperti.

“Le differenze rispetto al piano che aveva concordato la precedente amministrazione comunale sono evidenti – continua – da una concessione trentennale al Comune solo di una piccola parte della chiesa panottica, con il resto destinato a struttura commerciale, siamo passati all’acquisizione pubblica di tutta la chiesa panottica insieme al porticato ed inoltre anche la posizione dei tre edifici previsti sarà leggermente diversa con una retrocessione dei piani“.

La soddisfazione dell’attuale Giunta Pilotto per quanto si è riuscito ad ottenere nel dialogo con la società proprietaria del Buon Pastore, che ad agosto 2020 aveva ricevuto un parere preliminare favorevole dalla Soprintendenza all’attuale progetto edilizio con le tre torri, appare evidente.

“Strutture che dovevano essere messe a reddito dalla proprietà vengono cedute al Comune e gli importi di tutti gli interventi già in corso e a carico della Bp Real Estate, che porteranno alla ristrutturazione della chiesa panottica e del parco, superano quelli previsti dagli oneri di urbanizzazione” chiarisce Lamperti.

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IL COMITATO

Mentre il Comune di Monza assicura che avvierà un dialogo con Italia Nostra anche per quanto riguarda l’annunciata variante al Pgt vigente e per altre iniziative future relative al paesaggio e all’urbanistica della città, il Comitato Buon Pastore resta fermo sulla sua posizione critica.

I cittadini continuano ad attendere l’esito del ricorso presentato al Tar, insieme a Legambiente, contro il parere favorevole rilasciato dalla Soprintendenza, ormai quasi tre anni fa, sul progetto edilizio della Real Estate. E a sostenere che piazza Trento e Trieste ha il potere decisionale, a salvaguardia di un bene storico ed in nome dell’interesse pubblico, per “impedire le costruzioni sull’area verde di pertinenza o meglio concordare con la proprietà un trasferimento di volumetrie”. 

In attesa di nuove puntate della vicenda Buon Pastore, dove nei decenni passati alcuni edifici del complesso monumentale sono stati adibiti ad aule scolastiche di diversi istituti di Monza, in ultimo la succursale dell’Itc Mosè Bianchi, i tempi dei lavori avviati e di quelli previsti nell’area hanno un respiro piuttosto lungo.

Nel 2024 sarà recuperata Villa Angela, nel 2025 dovrebbe essere consegnata la chiesa panottica ristrutturata insieme alla piazza di ingresso antistante, oltre ai primi due palazzi da costruire. Nel 2028, invece, è previsto l’avvio del cantiere dell’ultima delle tre torri.

 

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