L'opportunita'

Inclusione dei migranti, la forza del volontariato è la capacità di fare rete

L'incontro “Cambiamenti globali, connessioni locali”, promosso da Diritti Insieme, ha fatto il punto sull'attività di diverse realtà associative e sul progetto "Integra 2022".

volontariato-diritti insieme

Monza. La questione dei migranti, come dimostrano anche le vicende legate alla Tunisia negli ultimi giorni, resta al centro dell’agenda politica italiana ed europea. Il tema, però, è molto più complesso della sola gestione dell’accoglienza di persone che spesso arrivano da contesti di guerra o da situazioni di estrema povertà. E riguarda la capacità di integrare gli stranieri rendendoli parte del tessuto sociale, culturale ed economico del nostro territorio e del nostro Paese.

C’è bisogno, insomma, di progetti ed idee concrete, che partano dal quotidiano per produrre cambiamenti e miglioramenti reali. A Monza e in Brianza c’è un’esperienza di successo che dimostra l’importanza di lavorare insieme nell’inclusione dei migranti.

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Si tratta di Integra 2022, il progetto regionale, di cui l’associazione Diritti Insieme, nata nel 2012 dall’esperienza dell’Ufficio immigrazione della Cgil di Monza e Brianza, è stata capofila. Un progetto, che si è classificato al primo posto tra le proposte ammesse e finanziate nel bando Terzo Settore 2022 di Regione Lombardia. E ha coinvolto una rete di associazioni brianzole. Dall’Associazione Volontari Caritas Monza a Spazio Colore da E-Lab alla Fondazione Monza Insieme e ad Alisei.

L’EVENTO

Questa rete di volontariato e, soprattutto, il modo in cui lavora sul territorio per l’integrazione delle persone straniere, sono stati al centro dell’appuntamento “Cambiamenti globali, connessioni locali”, che si è svolto in via Premuda a Monza presso la sede della Camera del Lavoro.

Un’occasione in cui è emerso, dalla condivisione di diversi progetti messi in campo dalle associazioni brianzole, quanto sia importante avere uno sguardo collaborativo e ad ampio raggio, anche con il supporto degli enti locali, per dare risposte adeguate a bisogni complessi.

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Matteo Casiraghi

“Le tragedie degli ultimi anni, la pandemia, la guerra tra Russia ed Ucraina e la crisi energetica, hanno fatto emergere con forza la necessità di agire insieme – afferma Matteo Casiraghi, Segretario della Cgil di Monza e Brianza – solo in questo modo, infatti, si possono costruire i diritti dei migranti che creeranno, insieme a noi, il futuro del nostro Paese”.

“La co-programmazione e la co-progettazione sono strumenti utili per realizzare interventi strutturali che permettono a chi arriva da un altro Paese sul nostro territorio non solo di imparare la nostra lingua, ma anche di sentirsi coinvolto ed integrato” spiega Matteo Furcas di Diritti Insieme, associazione di promozione sociale che ha fatto della multietnicità nelle sue diverse forme il suo focus d’azione principale.

IL PROGETTO INTEGRA

L’obiettivo è allo stesso tempo chiaro, ma piuttosto articolato: contrastare la povertà educativa, con una particolare attenzione rivolta anche alle famiglie dei bambini e ragazzi, soprattutto per quanto riguarda le necessità emergenti nelle relazioni scuola-famiglia in presenza di comunità migranti.

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Per farlo Diritti Insieme, in quanto capofila, ha coinvolto una serie di altre realtà associative, per organizzare corsi di italiano base per stranieri, ma anche dare l’opportunità a chi arriva nel nostro territorio da contesti totalmente diversi di conoscere i servizi a disposizione.

I CORSI DI ITALIANO

Diversi gli elementi e i contatti messi in campo, proprio nell’ottica del fare rete. Uno dei principali è sicuramente la formazione permanente per adulti promossa insieme al CPIA di Monza e Brianza.

“Siamo una scuola pubblica per adulti e, in accordo con la Cgil, la Flc Cgil e Diritti Insieme, abbiamo curato percorsi formativi integrati, basati su meccanismi di apprendimento non formale e informale, con attestazione di conoscenza della lingua italiana di livello A1 e A2″ spiega Claudio Mereghini, Dirigente scolastico CPIA Monza e Brianza.

I corsi di lingua italiana, nell’ambito del progetto “Integra 2022”, sono stati svolti anche on line, ben oltre il periodo delle restrizioni della pandemia e, in collaborazione con l’Istituto comprensivo Koinè di Monza, con una particolare attenzione alle mamme, soprattutto degli alunni arabi.

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GLI STRUMENTI

Imparare parole e frasi in una lingua che non è quella propria richiede uno sforzo notevole da parte di chi vuole apprendere. Anche per questo il compito dell’insegnante di corsi di italiano per migranti è molto delicato.

“L’empatia è importante per facilitare la comprensione e l’apprendimento – spiega Salvatore Gaeta, docente del CPIA di Monza ed esperto in didattica dell’italiano a stranieri – bisogna essere in grado, sia da parte di chi insegna sia da parte degli stranieri, di destrutturare i rispettivi pensieri che ci portano a ragionare in base a stereotipi“.

“Chi insegna, attraverso un’attenta programmazione delle parole da dire nelle lezioni, deve mettersi nei panni degli studenti e seguire la loro curva di apprendimento, evitando che si creano momenti di frustrazione – continua – i vari metodi di cooperative learning, dall’approccio ludico al tutoraggio tra pari, sono molto utili in tal senso, così come l’integrazione tra didattica e uso della tecnologia“.

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L’INCLUSIONE

La conoscenza della lingua italiana è solo uno dei tasselli che deve comporre il mosaico di una proficua integrazione degli stranieri nel nostro territorio. Un obiettivo che deve passare anche attraverso lo sviluppo dell’autonomia, il lavoro, l’emancipazione, anche femminile, la conoscenza del luogo di approdo.

Ecco perché, tra i partner di Diritti Insieme, Spazio Colore si è occupata dei laboratori inclusivi. “Abbiamo realizzato un corso di fotografia, poi sfociato nella mostra “Color-iamo” e uno spazio bimbi interculturale perché l’affiancamento alla genitorialità, anche in relazione all’istituzione scolastica, è importante per l’accoglienza degli stranieri” sostiene Tina Cicchelli. “Il volontariato deve creare un sistema più ampio che ottimizzi le risorse a disposizione, tendenzialmente ridotte” continua.

Anche in quest’ottica, il progetto “Integra 2022” ha proposto corsi di bicicletta per le mamme straniere, il dialogo interreligioso, lezioni della Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) sulla prevenzione dei tumori femminili e la buona alimentazione, aperitivi pink, incontri di cittadinanza attiva, corsi di informatica, un progetto per le famiglie immigrate con figli DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) e lo Sportello di Assistenza Digitale curato dall’Associazione Alisei.

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Viviana Veltre

IL FARE RETE

All’incontro “Cambiamenti globali, connessioni locali”, che ha visto anche l’intervento di Andreina Fumagalli, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Monza, si è anche parlato di cosa significhi mettere insieme diverse realtà associativa e le capacità dei tanti volontari che ne fanno attivamente parte.

“In tre parole chiave “fare rete” è confronto, ascolto e fiducia – afferma Viviana Veltre del CSV (Centro Servizi per il Volontariato) di Monza – vuol dire, tra le altre cose, rendere efficaci delle attività, facilitare il raggiungimento degli obiettivi, scambiare buone pratiche, favorire la circolazione interna ed esterna delle informazioni”.

Alla base di tutto questo c’è la volontà di tante persone di fare qualcosa per aiutare persone più fragili, ma anche capacità di studio e messa in pratica di metodi di azioni efficaci. Insomma bisogna mettersi in gioco e prepararsi. E, allora, può essere utile anche il “Quaderno dei compiti”, che è stato dato ai partecipanti dell’evento organizzato in Cgil Monza e Brianza, in cui gli stranieri dell’ultimo anno scolastico della scuola (a distanza) di italiano hanno raccontato se stessi e le loro sensazioni.

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