Editoria

Mobilità sostenibile, ecco il libro su come si può cambiare mentalità

La pubblicazione, che ruota attorno all'importanza dei processi psico-sociali per la buona riuscita dei progetti, sarà presentata il 17 settembre durante il Festival del Parco di Monza. L'evento è promosso da Fiab MonzainBici.

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Monza. Molto spesso la cosa veramente difficile non è abbandonare le vecchie abitudini, ma intraprenderne di nuove. Perché solo quando il coinvolgimento intellettivo si unisce a quella emotivo si può davvero ottenere un cambiamento reale e duraturo. Il concetto vale anche per la mobilità sostenibile che, nonostante ormai faccia costantemente parte del dibattito pubblico, è lungi dall’essere entrata nel cuore, nella mente e nelle gambe della maggior parte di noi.

I motivi per cui la mobilità sostenibile non è diventata ancora efficace sono tanti e profondi. Il prossimo 17 settembre al Festival del Parco di Monza proverà a spiegarne alcuni, oltre ad individuare possibili soluzioni, lo psicologo e psicoterapeuta Antonio Consiglio. Che a Villa Mirabello, in un incontro promosso da Fiab MonzainBici, presenterà il suo ultimo libro, “Cambiare mobilità, cambiare mentalità”, un titolo quanto mai significativo.

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Villa Mirabello

IL MESSAGGIO 

“Il mio desiderio è quello di fornire uno strumento teorico e pratico che possa essere utile a molte categorie di persone, dagli amministratori pubblici ai mobility manager, dagli psicologi agli attivisti ambientalisti – afferma Consiglio – sempre più spesso, infatti, la transizione ecologica, anche se ci sono i finanziamenti per una serie di progetti, non arriva alla messa in pratica”.

“Bisogna tenere conto, infatti, dei processi psico-sociali, che sono in grado di portare al cambiamento di abitudini di un individuo inserito in una rete di relazioni – continua – nel mio libro, oltre ad alcune chicche sui modi in cui l’uomo e la donna sono coinvolti nella scelta del mezzo di trasporto e sull’età migliore per promuovere la mobilità sostenibile, c’è una sorta di diagramma di flusso in cui viene spiegato come redigere un progetto che funziona nel senso di avere il potere di cambiare la cultura”.

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IL LIBRO

“Cambiare mobilità, cambiare mentalità”, anche se ha una natura concettuale molto forte, si basa su studi, approfondimenti teorici e pratici e riflessioni che l’autore, pugliese d’origine, ha portato avanti per anni.

“Sin dai tempi dell’Università, che ho svolto a Padova, mi sono accorto che il tema della mobilità non era adeguatamente trattato – spiega Consiglio – soprattutto non si prendevano in considerazione le differenze di abitudini nell’uso della bicicletta tra il Sud, dove aveva scarso valore e il Nord, dove invece era appannaggio di qualsiasi categoria sociale”.

“Tutto questo mi ha incuriosito ed è diventato per me un tema a cui dedicare parte della mia attività professionale – continua lo psicologo e psicoterapeuta – ne è uscito fuori un lavoro che, a dispetto di quanto credessi all’inizio, si è rivelato anche originale“.

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Antonio Consiglio

Forse proprio per la sua particolarità il libro, che sarà presentato durante il Festival del Parco di Monza il 17 settembre alle ore 17.30, sta riscuotendo interesse in molte città italiane. “Dalla sua pubblicazione, avvenuta nel gennaio 2023, mi ha portato in giro per il nostro Paese – afferma l’autore – sono stato contattato anche dall’Ordine degli ingegneri di Pordenone e Brescia oltre che da diverse Università che mi hanno invitato a tenere lezioni sul tema”.

GLI AMBIENTALISTI

La presentazione monzese di “Cambiare mobilità, cambiare mentalità” sarà organizzata in forma di intervista allo psicologo e psicoterapeuta Consiglio. A realizzarla sarà Saveria Fontana, da due anni e mezzo presidente di Fiab MonzainBici.

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Saveria Fontana

“Il libro ha già cambiato il mio atteggiamento e modo di lavorare in associazione – spiega Fontana – sono più aperta e disponibile ad interfacciarmi con persone che sono fuori dalla nostra bolla di ambientalisti “integralisti”.

“Ho capito leggendolo che non sempre i nostri comportamenti sono dettati dalla razionalità – continua – è un libro poliedrico che considera la mobilità da punti di vista diversi, offre spunti interessanti su come evitare le contrapposizioni, gli schieramenti e fa capire quanto sia importante far fare esperienze alle persone per apprendere nuovi comportamenti e modi di muoverci, prima ancora che convincere”.

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