Sciopero in arrivo per gli stabilimenti di ST Microelectronics che in Brianza possiede un’imponente sede ad Agrate, con quasi 5500 dipendenti. La Delegazione Sindacale Trattante e il Coordinamento Sindacale Nazionale hanno diffuso un comunicato nella giornata di oggi, 14 settembre, per annunciare che la trattativa sul contratto integrativo non è andata a buon fine. Da qui la decisione di 8 ore di sciopero il 29 settembre da svolgersi contemporaneamente in tutti gli stabilimenti italiani.
L’incontro si è tenuto in Associazione Industriali a Monza. Enrico Vacca, segretario generale FIM CISL Monza Brianza Lecco, ha spiegato che “sui temi centrali le distanze sono ancora ragguardevoli. Lo sciopero è una inevitabile conseguenza, in una situazione che va assolutamente sbloccata e che ha risvolti importantissimi sia sui lavoratori che su tutto il territorio, considerato che ST ne è l’azienda più grande”.
I NODI DA SCIOGLIERE
I nodi sui quali non si è trovato un accordo sono diversi. C’à la parte normativa per la quale la delegazione trattante ha spiegato che sono state “positive ma non ancora sufficienti le aperture legate ai permessi e ai diritti sindacali”. Proprio inaccettabili invece le posizioni dell’azienda rispetto a temi sui quali non è stata data risposta: “stabilizzazione dei lavoratori precari (i summer job e gli interinali in staff leasing); riduzione oraria e di maggiore flessibilità in ingresso ed uscita; la non diponibilità a definire il nuovo premio variabile con i massimali richiesti nella piattaforma, proponendo l’eventuale erogazione a partire dai risultati 2024 senza prevedere nessuna erogazione aggiuntiva al Pdr 2023″.
Saranno programmate nei prossimi giorni le assemblee di stabilimento allo scopo di informare nel dettaglio le lavoratrici ed i lavoratori, il cui calendario sarà comunicato dalle Rsu aziendali.
Intanto quasi 12mila lavoratori e lavoratrici in tutta Italia (solo in Lombardia sono oltre 10mila) si preparano a incrociare le braccia.
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