Centro accoglienza via Monte Oliveto, Lab Monza attacca il centro-destra: “Strumentalizza i migranti”

Monza. Dopo gli attimi di tensione in consiglio comunale sulla possibilità di un nuovo centro per migranti, LabMonza dice la sua. Nella seduta di ieri, 27 novembre, un gruppo di cittadini era arrivato in aula per manifestare la propria contrarietà all’insediamento di un nuovo centro per richiedenti asilo nell’ex sede della Cgil in via Monte Oliveto (ne abbiamo parlato qui). La lista civica ha sostenuto con una lunga nota stampa che poco di questa faccenda è gestibile a livello amministrativo locale e che “la destra monzese dovrebbe rivolgersi ai suoi partiti di riferimento che hanno causato tutto questo e oggi hanno il potere di cambiare le cose”.

“In aula – spiega LabMonza – l’opposizione ha fornito una narrazione distorta e di parte che rivela scarsissima preparazione da parte dell’ex Sindaco. Presunti residenti – spalleggiati dall’opposizione – si sono presentati per inscenare una protesta contro l’insediamento dei migranti che, nella loro versione dei fatti, sarebbe voluta dall’Amministrazione“.

“Ci teniamo a riportare il dibattito sul piano della realtà – prosegue Lab Monza. – La legge che regola la migrazione si chiama Bossi-Fini ed è molto problematica. Fino ad oggi nessun governo, indipendentemente dall’appartenenza politica, l’ha superata, ma Fratelli d’Italia è riuscita nell’impresa di peggiorare la situazione con il “Decreto Cutro”, che ha depotenziato l’accoglienza togliendo servizi fondamentali per l’integrazione, come i corsi di lingua italiana, e rendendo molto più remunerativa l’accoglienza nei grandi centri rispetto a quella diffusa, alla quale l’ex sindaco Allevi oggi si dimostra affezionato”.

“Il servizio di accoglienza è esternalizzato e i Comuni oggi non hanno quasi nessuna voce in capitolo – sostiene il Consigliere Racioppi. – Lo stato distribuisce i migranti sul territorio con la mediazione delle Prefetture e pubblica dei bandi ai quali si candidano realtà dedite all’accoglienza. Alcune di queste sono virtuose e capaci, altre sono attente al solo profitto. La cooperativa che ha messo a disposizione lo stabile di via Monte Oliveto lo ha ristrutturato secondo standard che l’Assessore Riva ha definito del tutto inaccettabili e inidonei all’accoglienza. Non vogliamo che i migranti assegnati al territorio monzese vengano insediati in strutture inidonee e abbiamo la lucidità per additare i veri responsabili. Vogliamo che siano disposte strutture adeguate e diffuse. Lo Stato centrale in anni non ha creato una struttura normativa adatta a fronteggiare la questione migratoria.”

“Questo lassismo – dichiara il Consigliere Spedo – da una parte ha creato un mercato dell’accoglienza e dall’altra ha affidato tutti i limiti di questo mercato alla bontà dei volontari che mettono a disposizione immobili ed energie per aiutare i migranti. La guerra in Ucraina ha rimodulato il paradigma dell’accoglienza. Nel 2022 abbiamo accolto 168mila profughi ucraini (fonte: UNHCR) e il sistema italiano ha retto perfettamente. Al 15 novembre 2023 abbiamo avuto 150mila sbarchi (fonte: Dipartimento della Pubblica Sicurezza) e sembra che ci si stia avvicinando al collasso. Lo Stato deve intervenire per rendere l’accoglienza non discriminatoria, e se vuole continuare a trasferire la responsabilità dei migranti ai Comuni come fossero pacchi, deve fornire agli Enti il potere e le risorse di cui hanno bisogno per affrontare seriamente il problema, senza ghettizzare e senza alimentare la paura e l’odio. Siamo in grado di accogliere, se lo vogliamo.”