Capitolo chiuso. Il Sindaco di Ornago, Daniel Siccardi, ha terminato gli otto mesi di messa alla prova, durante i quali ha svolto lavori di pubblica utilità nel comune da lui stesso amministrato. Contestualmente, il Tribunale di Monza ha deciso di estinguere il reato di simulazione di reato di cui era stato accusato. La messa alla prova era stata scelta dallo stesso primo cittadino per dimostrare il suo impegno nei confronti della comunità.
La simulazione di reato derivava da minacce di morte recapitate a Siccardi presso il suo domicilio e la sua casella di posta elettronica. L’accusa sosteneva che il Sindaco avesse simulato tali minacce. Questo caso ha generato una forte pressione mediatica e politica, portando Siccardi a prendere una a detta sua “soffertissima decisione” lo scorso gennaio.
Il Sindaco, infatti, aveva dichiarato: “Dopo due anni terribili per me e per la mia famiglia, questa vicenda, che per me rimane assurda, ha assorbito energie fisiche, economiche ed emotive tali che non posso più sostenere. Non posso più sottoporre la mia famiglia a continui attacchi e offese per una vicenda in cui io sono vittima.” Lui, che fin dal primo momento ha sempre sostenuto di essere totalmente estraneo al reato contestato, aveva avanzato l’ipotesi di essere stato vittima di un attacco hacker.
E così il sindaco ha chiesto la sospensione del processo e chiedendo la messa alla prova che è stata accettata dal Tribunale di Monza. Siccardi ha dunque lavorato alla digitalizzazione delle pratiche comunali nel comune dove è stato eletto.
Il caso di Siccardi è stato oggetto di indagini e accuse di simulazione di reato, ma l’estinzione del reato segna un nuovo capitolo per il Sindaco e la sua comunità.
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