Polemiche

Prolungamento metropolitana: ecco le 5 falsità sulla M5 (secondo l’associazione HQ Monza)

L'associazione di cittadini per la qualità della vita boccia le proposte di cancellazione e modifica del prolungamento della linea M5 avanzate dagli ambientalisti. Le motivazioni:

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- Foto d'Archivio

Monza. I grandi progetti dividono. E quello della metropolitana a Monza è uno di questi: c’è chi la vuole e chi no. O chi, come il “Gruppo per la Mobilità a Monza e in Brianza” e il “Coordinamento di Associazioni e Comitati di Monza” la vorrebbe sì, ma progettata diversamente. Proprio loro infatti, gli ambientalisti, avevano inviato direttamente al sindaco Paolo Pilotto, agli assessori e consiglieri comunali, un dettagliato documento con proposte di modifica e cancellazione. Proposte definite “fake news” da HQ Monza, associazione di cittadini per la qualità della vita.

“Altro che due sole stazioni e convogli strapieni sulle ferrovie. M5 in città avrà sette fermate e treni ogni 6 minuti con vantaggi ambientali per tutti ed economici per i pendolari”, commentano.

m5 prolungamento bignami monza

HQ MONZA VUOLE METTERE A TACERE LE “FAKE NEWS” SULLA METROPOLITANA DI MONZA

In una nota stampa divulgata, l’associazione HQ Monza fa sapere: “Continuano purtroppo a circolare diverse fake news sul prolungamento della M5 sino al nord di Monza. Alcune vengono annunciate come osservazioni al progetto, peraltro fuori tempo massimo perché gli enti pubblici coinvolti le possano prendere in considerazione: è ormai in arrivo la conclusione del PAUR, il procedimento autorizzativo finale regionale che darà finalmente il via libera alla gara d’appalto”.

“Segnaliamo che ci sono stati ben sei anni di tempo per inviare osservazioni, in diverse fasi dell’iter. Questa associazione ha presentato un documento formale nel 2019, con documentati suggerimenti che tra l’altro sono stati al 90% recepiti
nel progetto – e concludono – Quanto alle fake news, visto che non le vediamo smentite da parte degli enti pubblici coinvolti, proviamo a farlo noi”.

LE 5 FALSITÀ SUL PROLUNGAMENTO METROPOLITANA DI MONZA

Nel comunicato stampa divulgato dall’associazione, dunque, ecco alcune note che hanno come scopo ultimo quello di andare a smentire le “fake news” sulla metropolitana di Monza. Eccone alcune.

1- Il prolungamento M5 non è necessario, bastano nuove stazioni ferroviarie esistenti: falso.

“Contrariamente a quanto si sostiene, non è tecnicamente possibile aggiungere stazioni ferroviarie sulle linee esistenti che attraversano Monza. Le ferrovie hanno ribadito questa impossibilità in documenti ufficiali, e tale limitazione è nota dal 2012. Inoltre, la M5 offrirà 7 stazioni nella città stessa, con treni ogni 6 minuti, una frequenza nettamente superiore rispetto alle attuali offerte ferroviarie”.

2- La M5 non apporterà vantaggi ambientali né per i cittadini: falso.

“Lo spostamento di migliaia di persone dall’auto privata alla metropolitana sotterranea comporterà notevoli vantaggi ambientali ed economici. Uno studio di fattibilità conferma che il prolungamento della M5 ridurrà significativamente le emissioni nocive e i costi legati all’uso dell’auto privata, con un notevole risparmio energetico”.

3- L’itinerario scelto per la M5 non è adeguato alla realtà della mobilità cittadina: falso.

“Il tracciato attuale è stato selezionato dopo un’attenta valutazione di quattro opzioni, di cui tre scartate per varie ragioni. Il percorso proposto è stato approvato perché soddisfa efficacemente le esigenze di mobilità dei cittadini e ha ottenuto i finanziamenti necessari. Modifiche migliorative sono state apportate in collaborazione con i sindaci locali”.

4- Falso: La stazione capolinea al Polo istituzionale è incongruente: falso.

“La stazione capolinea al Polo istituzionale servirà non solo gli uffici pubblici, ma anche un ampio bacino di utenza proveniente dai comuni circostanti. La sua eliminazione potrebbe causare problemi di traffico e congestione in altre zone della città. Inoltre, alternative proposte non sono tecnicamente fattibili o sarebbero controproducenti”.

5- Monza avrebbe bisogno di una rete tranviaria invece della M5: falso.

“L’ipotesi di una rete tranviaria è stata abbandonata per motivi economici, di viabilità e ambientali. Inoltre, la topografia della città non permette l’implementazione di una rete di tram in superficie. La M5 rappresenta quindi un’alternativa più praticabile e sostenibile”.

LE CONCLUSIONI

“Anziché vagheggiare su un azzeramento del progetto M5 alla vigilia della gara d’appalto e su ferrovie potenziate e tram impossibili, bisognerebbe che tutti insieme i monzesi chiedessero di accelerare i tempi per costruire la M5. Anche per il 2023 Legambiente conferma che la nostra è la città più inquinata della Lombardia, diamoci una mossa. Bisognerebbe anche chiedere che sin da ora venga progettata, in sinergia con M5, una riorganizzazione con potenziamento del trasporto pubblico di superficie – concludono – Quanto alle ferrovie dentro la città, bisognerebbe invece reclamare con forza barriere anti rumore sulle due linee Milano-Chiasso e Milano-Lecco, perché siamo l’unica città italiana densamente abitata che ancora non ha queste (minime) protezioni. Infine, bisognerebbe chiedere di trasformare la Monza-Molteno-Lecco in una vera
metropolitana della Brianza in senso nord-sud, così come potrebbero esserlo in direzione est-ovest la Monza-Saronno (Malpensa) e la Seregno-Carnate”.

 

 

 

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