Chiarimento

Polemica Ramadan all’oratorio: il sindaco di Renate nega qualunque ruolo

Duro comunicato del sindaco Matteo Rigamonti: "L'amministrazione comunale è totalmente estranea alla questione e non è stata né coinvolta né informata".

Matteo-Rigamonti-Renate
Matteo Rigamonti

Sulla polemica nata dalla decisione della parrocchia di Renate di ospitare all’oratorio la festa di chiusura del Ramadan è intervenuto anche il sindaco di Renate, in coda ai botta e risposta dei partiti. Tra i contestatori, finora, la Lega in testa con diversi comunicati che hanno espresso dissenso. L’ultimo quello dei giovani del partito. A commentare, anche Brianza Rete Comune in opposizione al Carroccio. Il sindaco della città, Matteo Rigamonti, ha diffuso un duro comunicato oggi, sulla soglia della Pasqua. “Desidero porre chiarezza su una recente vicenda riportata dai media locali riguardante presunte richieste di utilizzo di strutture da parte dell’associazione La Pace, nei confronti del Comune di Renate – ha esordito – In merito alle dichiarazioni riportate da parte dei soggetti coinvolti, desidero smentire categoricamente ogni affermazione che coinvolga il Comune di Renate in tale vicenda. L’amministrazione comunale è totalmente estranea alla questione e non è stata né coinvolta né informata riguardo a presunte richieste di utilizzo di strutture. Inoltre, desidero ribadire con fermezza che non accettiamo assolutamente alcuna dichiarazione pretestuosa o diffamatoria nei confronti dell’amministrazione comunale. Invitiamo i responsabili dell’evento citato a prendersi le proprie responsabilità sulla concessione di spazi nei confronti delle loro comunità, senza cercare un terzo colpevole o responsabile nell’amministrazione comunale”. Una ferma presa di distanza, quella del sindaco da tutta la vicenda, che sembra prescindere dai contenuti, e concentrarsi piuttosto sulle questioni di forma e sulle responsabilità di competenza.

“Ritengo che sia fondamentale tutelare l’immagine e la reputazione del Comune di Renate, garantendo la trasparenza e la veridicità delle informazioni diffuse alla cittadinanza e ai media – continua il comunicato – Inoltre, desidero informare che in seguito alla pubblicazione degli articoli diffamatori, l’amministrazione comunale ha preso prontamente provvedimenti.
Sono state inviate due missive ufficiali ai soggetti autori delle dichiarazioni, richiedendo delle scuse pubbliche e una rettifica delle informazioni errate riportate dai media”.

 

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