Pace

Siglato l’accordo tra sindacati e l’azienda Brugola di Lissone

L'accordo frutto della contrattazione di Fim, Fiom e Uilm prevede il Premio di Risultato per il biennio 2024-2025 e un incentivo per il 2023.

lissone Brugola Recruiting Day
L'azienda Brugola di Lissone.

 

Accordo raggiunto per i lavoratori dell’azienda Brugola di Lissone: dopo oltre un anno di trattativa e un confronto serrato, tra scioperi e assemblee, si è finalmente giunti alla sottoscrizione degli accordi che istituiscono un Premio di Risultato per il biennio 2024-2025 e un incentivo per il 2023, che scaduto nel 2019, l’azienda aveva scelto di non rinnovare procedendo a erogazioni unilaterali. Ne danno notizia Fim, Fiom e Uilm in un comunicato stampa unitario diffuso oggi, 29 aprile, spiegando che i lavoratori hanno approvato i contenuti dell’accordo con l’azienda di Lissone.

NELL’ACCORDO BRUGOLA, IL PREMIO DI RISULTATO

Il Premio di Risultato ottenuto con l’accordo in Brugola prevede l’erogazione di un importo fisso per il 2023 per tutti i dipendenti e un importo variabile per il 2024 e 2025 in relazione agli obiettivi da raggiungere (margine operativo lordo, assiduità, produttività). Un importo che è pari ad un massimo di una mensilità netta, per chi sceglierà di ricevere il premio in piattaforma welfare, oppure una mensilità meno le ritenute fiscali e contributive per chi opta per l’erogazione direttamente in busta (o anche dividendo in due le modalità di erogazione).

I SINDACATI SULL’ACCORDO

Sull’accordo in Brugola, i sindacati hanno commentato: “Questo risultato è frutto della contrattazione tra le parti e della condivisione degli obiettivi con le lavoratrici e i lavoratori. Riteniamo importante aver raggiunto questo accordo, che ha riattivato un percorso di contrattazione collettiva, dove la premialità si basa su criteri oggettivi e misurabili, condivisi e discussi tra le parti”. E ancora: “Questo accordo è il risultato di una coesione tra i lavoratori che hanno dato mandato alla rsu e alle organizzazioni sindacali, di rappresentarli collettivamente per condizioni di lavoro migliori, la tutela del loro salario e la difesa dei diritti”.

 

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