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Occupazione FOA Boccaccio, il monito del sindaco Pilotto: “Area pericolosa”

MBNews ha intervistato il sindaco di Monza: lo sgombero non è compito del comune e comunque la situazione è attenzionata dalle autorità.

nuova occupazione FOA Boccaccio
La nuova occupazione del FOA Boccaccio

Monza. “Capisco che un’area pubblica ma inutilizzata possa sembrare la soluzione ideale per questi ragazzi, ma non ci sono le garanzie di sicurezza. E’ inadatta ad ogni tipo di attività”. Queste sono le parole del sindaco di Monza Paolo Pilotto in merito alla nuova occupazione dei ragazzi del FOA Boccaccio che, da sabato 15 giugno, hanno una nuova “casa”: la storica pista da hockey e pattinaggio in via Boccaccio 3. Una scelta, quella del collettivo, considerata “sbagliata e dannosa” da parte del Comitato per il parco A. Cederna e del Comitato la Villa Reale è anche mia, che chiedono a gran voce al FOA Boccaccio di abbandonare l’area. Dopo 5 sgomberi in 12 mesi, bisogna aspettarsene un altro? Al momento, quel che è certo, è che la situazione è attenzionata da parte di tutte le autorità competenti.

nuova occupazione FOA Boccaccio

“RIPENSATE ALLA VOSTRA SCELTA”, L’APPELLO DEI COMITATI

“Quell’area appartiene ai Giardini Reali ed è oggetto di un progetto di restauro e rinaturalizzazione che la
restituirebbe finalmente al complesso monumentale Parco, Villa e Giardini Reali di cui è parte integrante”, fanno sapere i portavoce dei due comitati, Bianca Montrasio e Roberto D’Achille, in un comunicato inviato sia ai responsabili del centro sociale che al Consorzio. L’occupazione viene vista come una perpetuazione delle visioni errate del Parco, Villa e Giardini come luoghi per usi impropri, visioni che, secondo i portavoce, hanno portato alle devastazioni degli anni ’20 e che continuano a minacciare l’integrità e il recupero dell’area.

Un orientamento, quello dei comitati, condiviso anche dal Comune di Monza. Lo stesso sindaco, infatti, ci dice: “abbiamo sempre dichiarato la nostra disponibilità al dialogo nei confronti del centro sociale, ma la nostra apertura nei loro confronti, in questo anno e mezzo, non è mai stata accolta”.

NUOVA OCCUPAZIONE FOA BOCCACCIO: “NESSUNA GARANZIA DI SICUREZZA”

“In questo momento le persone si sono inserite in un’area che era stata rigorosamente chiusa, con tanto di lucchetto al cancello – commenta il sindaco – ma non ci sono le condizioni di sicurezza perché l’area è destinata allo smantellamento. Inoltre – aggiunge – la vegetazione incolta sta aumentando, soprattutto dopo le recenti piogge. All’interno c’è anche uno piccolo edificio che costituisce elemento di preoccupazione perché non ci sono stati sopralluoghi o verifiche tecniche”. I giovani del centro sociale, infatti,  hanno deciso di occupare la pista ( con tanto di calendario fitto di attività) nonostante il piano di demolizione previsto nel Masterplan della Reggia di Monza e del Parco. Questo progetto, reso pubblico l’anno scorso, prevede la rinaturalizzazione dell’area, ma i tempi stimati sembrano compatibili con l’uso temporaneo che ha in mente il centro sociale.

Ed è proprio su questo progetto che i due comitati vogliono far luce: “Alla direzione del Consorzio chiediamo di provvedere quanto prima alla progettazione del ripristino di quell’area così come previsto dal MasterPlan e comunicare ai cittadini i tempi certi del restauro”.

C’E UNA DATA PER IL RIPRISTINO DELL’AREA?

C’è una data per il ripristino dell’area? MBNews ha girato la domanda al primo cittadino Pilotto che ci ha spiegato: “Nessuna data e nessun periodo indicativo. Quello del Masterplan, e dell’ancor più importante accordo di programma, è un progetto complesso e importante che si divide in tre fasi: la prima, quella da 23milioni di euro è già in fase di attuazione. La seconda, 32 milioni di euro, è sulla rampa di lancio e poi ci sarà la terza, quella più importante e corposa di tutte. La riqualificazione dell’area attualmente occupata dal centro sociale potrebbe rientrare nella seconda o terza fase del Masterplan”.

E sottolinea: “capisco la complessità, quindi voglio quanto prima organizzare un incontro pubblico per rendicontare ogni fase in modo tale da tenere informati i cittadini su cosa si sta facendo e cosa si andrà a fare”.

EX PISTA DA HOCKEY: L’IDEA DI UNA TARGA

Non è solo la nuova occupazione del FOA Boccaccio a far storcere il naso ai più. Ancor prima dell’insediamento del centro sociale, erano stati diversi i monzesi che si erano detti contrari al progetto di rinaturalizzazione dell’area dell’ex pista da Hockey, con la restituzione a verde della zona un tempo occupata dagli spalti, dagli spogliatoi e anche da un chiosco.

monza pista hockey via boccaccio 1

“Comprendo l’amore per la storia e lo sport – conclude Paolo Pilotto – ma credo sia più importante il contesto naturale dell’area. Però stiamo valutando l’idea di apporre una targa, perché quello che è stato è doveroso ricordarlo”. Una targa che potrebbe recitare così: “qui hanno giocato stagioni meravigliose i ragazzi dell’ hockey di Monza”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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