Più che un paesaggio, una trappola. Parola dell’Associazione Hq Monza che segnalato come alla fine di luglio la società autostradale che gestisce Pedemontana abbia inviato a migliaia di cittadini altrettanto solleciti di pagamento per il mancato pedaggio della superstrada: secondo l’associazione in pochi sono a conoscenza che il pedaggio va pagato on line e visto il periodo in cui i bollettini sono stati inviati c’è il rischio concreto che arrivino nella casetta della posta proprio mentre i residenti sono in vacanza.
“Parliamo di trappola perché siamo a cavallo di Ferragosto e c’è il rischio concreto che ignari automobilisti, in ferie lontano dalla loro abitazione, non riescano a rispettare la scadenza, indicata nel 23 agosto” – spiegano i responsabili dell’associazione in una comunicato stampa. E in caso di mancati pagamenti sono pronte a scattare azioni salate: una contravvenzione da 85 euro e la decurtazione di 2 punti dalla patente. Il nodo è che in pochi sanno che il pagamento del pedaggio di Pedemontana va fatto on line.
La strada non è dotata di caselli e la segnaletica non facilmente comprensibile, nel senso che il meccanismo che regola gli ingressi e le uscite dalla superstrada è scritto su alcuni pannelli con molte righe di testo che una persona in macchina non fa in tempo a leggere. Se a questo si aggiunge poi un portale on line e un sistema di servizio clienti che non è in grado di accertare nell’immediato l’effettivo ingresso all’interno di Pedemontana, ecco che il pendolare si viene a trovare in una situazione di grande incertezza. Col rischio, adesso, di trovare al rientro delle vacanze una bella multa.
“Sia chiaro, noi non difendiamo quelli che pensano di fare i furbi per non pagare – spiega Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione -. Noi difendiamo i normali cittadini onesti che Pedemontana non mette in condizione di essere correttamente e adeguatamente informati, e nemmeno di pagare il giusto senza maggiorazioni o contravvenzioni. Chiediamo a Pedemontana di azzerare tutte le pendenze, salvo la tariffa esatta dovuta, sino a quando non avrà sistemato segnaletica e sito web. Sarebbe un gesto di correttezza ed eviterebbe ricorsi e interventi di associazioni consumatori, che tra l’altro ci risulta siano in via di preparazione, fondati innanzi tutto sulle ammissioni di inadeguatezza fatte dallo stesso direttore generale dell’autostrada”.