Attualità

La Cavallera chiusa isola proprio chi 35 anni fa scelse di stare con Vimercate

Tra gli anni Settanta e Ottanta ci fu una votazione per scegliere se restare vimercatesi o passare ad Arcore.

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Negli anni Ottanta furono i residenti a scegliere di restare sotto il Comune di Vimercate: lo fecero con un referendum che riguardò coloro che abitavano alla Cascina Del Bruno, che ora come allora è divisa sui territori arcorese e vimercatese. Il 15 aprile del 1984, infatti, i cittadini dovettero dire se restare sotto Vimercate oppure diventare cittadini di Arcore: preferirono la prima opzione, con 17 voti contrari al distacco da Vimercate, 11 favorevoli e 4 astenuti. Nessuno poteva prevedere allora, 35 anni fa,  che nel 2019 alcuni degli stessi cittadini votanti si sarebbero sentiti in qualche modo respinti proprio dalla città con cui avevano scelto di restare.

Sì, perché con la chiusura della Strada Comunale della Santa, che li avvicinava più velocemente di qualsiasi altra via al centro città, i 79 residenti al di là della Cavallera si sentono ora isolati. Ma non solo: a quanto pare sono bastati tre giorni a creare i primi disagi, per esempio nella raccolta differenziata, perché i mezzi che arrivano da Vimercate, per giungere in via Avogadro e Del Bruno devono allungare non di poco il percorso: ad oggi, mercoledì 8 maggio, a detta di molti cittadini, sui marciapiedi ci sono ancora i sacchi della plastica che non è stata ritirata da due giorni.

Prevedibile lo stesso caos nella consegna della posta, nella pulizia strade, per esempio. E poi c’è la questione dei tempi che si sono allungati per arrivare in macchina a Oreno e in tutto il restante territorio vimercatese, prima raggiungibile percorrendo i 2 km di Cavallera, che tagliava e accorciava indubbiamente il percorso evitando il traffico lungo il pericoloso “Pagani”, ovvero la provinciale già teatro di diversi incidenti mortali.

A ciò si aggiungano i problemi dei commercianti, per esempio di Trattoria del Bruno, come documentato nella nostra intervista a Stefka Raikova, che gestisce l’attività insieme al marito: tolta la clientela di passaggio, il futuro all’orizzonte appare tutt’altro che roseo.

Ecco perché i residenti questa mattina sono nuovamente scesi in strada. Si sono piazzati davanti all’ingresso della Cavallera, come avevano fatto già lunedì mattina, ottenendo lo stop ai lavori e un incontro con il sindaco Francesco Sartini, che si è svolto nel pomeriggio di martedì 7 maggio. A Sartini hanno chiesto di rendere la strada a senso unico o di permettere almeno l’accesso alle loro auto. Il Primo Cittadino, però, non ha voluto sentire ragioni e non ha fatto marcia indietro: convinto della bontà della sua proposta, ha spiegato al comitato che i lavori proseguiranno e la strada diventerà accessibile solo a bici e pedoni. E ai trattori. Punto.

Questa mattina, così, gli operai si sono messi all’opera, con i primi rilevamenti lungo la strada. I residenti, soprattutto quegli anziani che a quel famoso referendum hanno preso parte, li guardano da lontano, pensierosi e dubbiosi, continuando forse a sperare in un ripensamento.

Il prossimo passo sarà quello di chiedere l’intervento del Sindaco di Arcore, Rosalba Colombo, insieme a tutti i residenti della zona che però sono sotto il Comune di Arcore. Colombo ha sempre criticato la scelta vimercatese, definendola senza senso, così qualcuno spera di averla dalla propria parte e così di mettere la parola fine a questa storia.

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