Attualità

Seveso, il distaccamento della scuola Toti non piace ai genitori

La decisione di spostare le classi quinte all'interno della scuola "Leonardo da Vinci" di Seveso è la migliore secondo l'amministrazione, anche perché temporanea (2 anni), ma i genitori non sono d'accordo.

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Come per un difficilissimo compito in classe, il problema del sovraffollamento della scuola “Enrico Toti” di Baruccana, a Seveso, è stato risolto poco prima del suono della campanella. E non una campanella qualsiasi, ma quella dell’ultimo giorno di scuola prima delle vacanze estive: è stato nella serata di giovedì 6 giugno, infatti, che si è deciso di spostare alcune classi presso la scuola secondaria “Leonardo da Vinci”, in attesa dei lavori che ingrandiranno il plesso di Baruccana, anche grazie al finanziamento di 1 milione di euro da parte di Regione Lombardia.

«Nella “Leonardo da Vinci” sono presenti 9 aule attualmente libere e a norma rispetto alle prescrizioni in tema di sicurezza – spiega il sindaco, Luca Allievi -. La soluzione che prevedeva il distaccamento della “Toti” presso l’oratorio di Baruccana è stata accantonata perché la nostra amministrazione ha fatto proprie alcune delle criticità emerse nel corso dell’incontro tenuto lo scorso 23 maggio coi dirigenti e i rappresentanti della scuola. La terza soluzione, ossia l’utilizzo di moduli prefabbricati da posizionare nel cortile della “Toti”, non è attuabile per la mancanza di alcuni indispensabili requisiti di sicurezza, oltre che per i costi elevati; solo per citare i due dati più significativi, con l’aumento a 20 del numero delle classi presenti nel plesso la classificazione antincendio cambierebbe costringendo l’Ente a eseguire immediatamente una serie di importanti interventi peraltro già previsti nel progetto di ampliamento del plesso; inoltre, il noleggio di moduli prefabbricati, oltre a creare ulteriori problematiche, costerebbe complessivamente circa 200mila euro, un onere che la collettività non deve sobbarcarsi per permanere in una situazione fuori norma».

Peccato che proprio la soluzione dei container fosse quella preferita dai genitori. Già a maggio la rappresentate dei genitori, Sebastiana Alonzo, aveva evidenziato come creare un distaccamento della “Toti” avrebbe potuto portare a creare una divisione, topografica ma non solo, tra studenti «di serie A e di serie B». Senza contare le difficoltà logistiche dei genitori: le due scuole si trovano in due quartieri diversi, e il dislocamento, benché temporaneo, dovrebbe durare almeno due anni (l’amministrazione spera di completare i lavori per l’inizio dell’anno scolastico 2021/2022),

«L’amministrazione comunale verrà incontro alle richieste delle famiglie mettendo a disposizione un servizio di navette gratuito per gli alunni interessati dallo spostamento – sottolinea il sindaco. E ribadisce -: Riteniamo di aver preso la miglior decisione possibile nell’interesse della collettività. Comprendiamo il disagio per gli alunni che saranno dislocati fuori sede e i loro genitori, ma porremo il massimo dell’attenzione a ogni loro piccola e grande necessità che dovesse emergere nei prossimi mesi».

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