Economia

Gianetti ruote, il mondo della politica si schiera con i 152 dipendenti

L'incontro di ieri convocato dal Mise sulla crisi della Gianetti Ruote non ha dato gli esiti sperati.

provincia gianetti

L’incontro di ieri convocato dal Mise sulla crisi della Gianetti Ruote non ha dato gli esiti sperati. “Malgrado la richiesta delle organizzazioni sindacali di sospendere i licenziamenti e di utilizzare tutti gli ammortizzatori sociali per guadagnare tempo e valutare possibili alternative abbia il sostegno del Governo e della Provincia di Monza e della Brianza, la posizione dell’azienda pare di chiusura totale. L’impegno di tutti i soggetti coinvolti, però, non può venire meno e deve andare avanti al fine di trovare una soluzione che tuteli il lavoro e la dignità delle 152 persone (e famiglie) coinvolte, non lasciando nulla al caso. Dall’azienda pretendiamo rispetto per i lavoratori ed etica aziendale“, così  l’onorevole della Lega, Massimiliano Capitanio, si è espresso in merito alla crisi della Gianetti di Ceriano Laghetto dopo il tavolo di lavoro convocato ieri mattina dal Ministero per cercare di trovare una soluzione condivisa.

CHIESTO ALL’AZIENDA DI ACCEDERE A ULTERIORI 13 SETTIMANE DI CASSA

All’incontro, presieduto dal Viceministro Alessandra Todde, hanno partecipato il Ministero del Lavoro, l’azienda, la proprietà Quantum, la Regione Lombardia, la provincia Monza Brianza e le organizzazioni sindacali. Dopo l’ultimo tavolo svolto lo scorso 23 luglio, il Mise ha lavorato per cercare di capire se ci fossero interlocutori credibili e affidabili con cui avviare un percorso per tutelare i lavoratori e salvaguardare il tessuto industriale lombardo. Durante il tavolo, tutte le Istituzioni e le organizzazioni sindacali hanno chiesto ufficialmente all’azienda di ritirare la procedura di licenziamento e di accedere alle ulteriori 13 settimane di cassa integrazione introdotte dalla conversione del Dl sostegni bis, in modo da permettere al Mise e ad Invitalia di continuare a lavorare insieme al fondo Quantum alla costruzione di una proposta seria, nel quadro di un utilizzo più ampio di ammortizzatori sociali che consentano una soluzione ordinata di salvaguardia dell’attività produttiva e la copertura del perimetro occupazionale.

CORBETTA E TRIPIEDI (M5S): “FONDO SALVAGUARDIA, STRUMENTO UTILE”

Il Fondo di Salvaguardia, introdotto dal Viceministro pentastellato Todde nel recente passato, potrebbe rivelarsi uno strumento utile alla realizzazione del nuovo percorso per Gianetti” hanno dichiarato il senatore Gianmarco Corbetta e il deputato Davide Tripiedi. 

“Come ha affermato il Viceministro Todde, occorre tempo per valutare offerte credibili, quando si tratta del destino di centinaia di persone serve quindi responsabilità da parte di tutti. Dalla riunione di ieri è emersa la disponibilità del Fondo Quantum a fare la sua parte con il Mise e Invitalia per discutere delle proposte alternative che tutelino l’occupazione salvaguardando i lavoratori. Ora è fondamentale che l’azienda proroghi la cassa integrazione, di modo che si possa proseguire le interlocuzioni necessarie per un esito positivo della vicenda” concludono i pentastellati brianzoli.

ANDREA MONTI (LEGA): “CREARE LE CONDIZIONI PER ATTIRARE GLI INVESTITORI SULLA GIANETTI”

“Dobbiamo lavorare, in queste settimane, per far dialogare le parti in causa e creare condizioni solide in grado di attirare gli investitori. Solo in questo modo sarà possibile salvare il lavoro della Gianetti Ruote di Ceriano Laghetto, garantendo un futuro alle famiglie dei 152 operai licenziati”. Così il vicecapogruppo del Carroccio Andrea Monti commenta la notizia della presenza della Provincia al tavolo del Mise.
“Ritengo e sottolineo una volta di più quanto sia importante lavorare tutti assieme, di concerto, per garantire l’attrattività di un’azienda storica del territorio verso possibili acquirenti. Fondamentale – conclude il consigliere regionale leghista il fatto che da più parti sia stato chiesto di  valutare la proposta di Regione Lombardia di usufruire della possibilità per le imprese della deroga senza contributi addizionali, previo blocco dei licenziamenti. Questa è la miglior dimostrazione dell’interesse e della vicinanza di Regione Lombardia ai lavoratori lasciati a casa da un momento all’altro”.
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