Lettera al direttore

Lettera

Area Buon Pastore: la lettera di un gruppo di cittadini


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
la lettera indirizzata all’amministrazione comunale scritta da un gruppo di cittadini sulla questione del Buon Pastore

Siamo un gruppo di cittadini che è cresciuto a Monza, nel quartiere San Carlo e nei dintorni. Molti di noi hanno frequentato gli oratori e, di conseguenza, siamo stati a stretto contatto con realtà come Villa Eva, il Buon Pastore e anche Mamma Rita.  In particolare la collaborazione con il Buon Pastore è stata particolarmente intensa, forse proprio per la vicinanza territoriale alla parrocchia che molti di noi frequentavano.

Eravamo giovani e incontravamo abitualmente le ragazze del Buon Pastore e le Sorelle che le accoglievano – come dimenticare suor Daniela? – per l’aiuto compiti, o per accompagnarle in oratorio e poi riaccompagnarle “a casa” dopo le attività domenicali.
Siamo cresciuti e ognuno di noi ha preso la sua strada. Non viviamo nemmeno più tutti a Monza. Ma ci sentiamo e ci vediamo ancora, perché le amicizie nate all’ombra dei campanili, come è facile immaginare, non subiscono i danni del tempo.
I luoghi che ci hanno visto crescere, per molti di noi, sono ancora luoghi di frequentazione, di affetti, di lavoro.
E quando ci incontriamo, ci incontriamo a Monza.
Da tempo seguiamo, sui giornali e non solo, le vicissitudini dell’area dell’ex Buon Pastore con non poca preoccupazione.
Perché non è solo di ricordi affettivi che si tratta.
Per chi frequenta Monza, perché ci vive, lavora o studia, ma anche per chi ci si trova occasionalmente, è facile immaginare le diverse opportunità che questo spazio potrebbe offrire alla comunità.
Sappiamo che c’è un Comitato attivo su questa questione e ringraziamo chi ne fa parte per il lavoro prezioso non solo di attivismo, ma anche di studio con persone competenti, per garantire a Monza l’attenzione che merita: l’area de Buon Pastore può sembrare riguardare solo i quartieri confinanti, ma è una questione più ampia, invece, a nostro avviso.
È l’esempio, così evidente proprio perché centrale, di quale visione e progetto si vuole avere e proporre sull’intera città.
Se non salviamo il bello che è per tutti, a vantaggio invece del denaro che è per pochi, se non preserviamo le aree verdi e di valore artistico, per tutti, a vantaggio invece degli interessi di pochi, cosa ne è delle nostre speranze per la nostra città, che questa giunta e il Sindaco Paolo Pilotto, per i quali molti di noi si sono spesi anche in campagna elettorale, condividendone il programma, ci sembrano saper bene incarnare?
Anche a noi, cittadini e non più cittadini di Monza, ma che a Monza sono legati per diverse ragioni e perché ancora la viviamo, in qualche modo, piacerebbe che l’Amministrazione si facesse carico di questa domanda, mettendo in campo tutte le azioni che certamente è in grado di adottare, con la visione  e la lungimiranza, la sensibilità e il rispetto del territorio che le riconosciamo.
Monica Borgonovo (Seregno), Donata Beretta (Monza), Tiziana Della Torre (Lissone), Paola Maino (Monza), Anna Zunin (Monza), Stefano Mauri (Lissone), Marco Riva (Lissone)
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