Protesta

Pedemontana, per dire “no al mostro ” a Lissone una catena umana fotogallery

La protesta è stata organizzata oggi dal Comitato per la Difesa del Territorio che vuole ostacolare il "mostro Pedemontana".


Pedemontana? Noi non la vogliamo! Quasi 250-350 persone tutte in coro oggi a Lissone si sono opposte con una catena umana contro l’autostrada. Il ritrovo è avvenuto alle ore 14:00 presso via Quintino Sella, mentre la catena umana si è svolta poi lungo i marciapiedi di via Santa Margherita, nel quartiere omonimo della città che sarà sconvolta dall’arrivo della nuova infrastruttura. I manifestanti erano proprio dove è previsto il passaggio della Pedemontana. Per il completamento dell’opera mancano la tratta B2 e la C, da Lentate sul Seveso fino ad Arcore. Proprio a Lissone ci sarà uno dei più grandi svincoli con conseguente consumo di suolo.

A organizzare l’evento ci ha pensato il Comitato per la Difesa del Territorio. Promuove azioni di sensibilizzazione cittadina verso le tematiche ambientali e di tutela del Territorio. Oggi si oppone alla costruzione dell’autostrada Pedemontana poiché la realizzazione avverrebbe in uno dei territori più urbanizzati della regione Lombardia, oltre al fatto che non risponderebbe ai reali bisogni delle comunità.

“Voi dovete fare uno sforzo di immaginazione – dice Gigi De Vincentis, portavoce del Comitato per la Difesa del Territorio – e pensare quando sarà finita la Pedemontana. Un mostro che divora ettari di suolo senza portare alcun beneficio. Un mostro che costa tre volte le autostrade normali e che ingolferà la circolazione. Bisogna però pensare anche al cantiere, con migliaia di camion che sposteranno migliaia di tonnellate di terra. Sarà uno scempio di traffico per non si sa quanti anni”.

Il discorso integrale di Gigi De Vincentis contro Pedemontana

Dopo quattro assemblee, il comitato compie la sua “prima iniziativa importante e, anche se non servirà per bloccare l’autostrada, siamo contenti della vostra partecipazione”.

Si è trattato del primo evento organizzato dal comitato, ma ha visto la partecipazione di grandi e piccoli. Marco Donadel, il membro più giovane del Comitato, riconosce infatti “l’importanza della partecipazione giovanile, soprattutto in ambito ambientale. E’ uno dei temi più sentiti dalla fascia giovane della popolazione e ha già avuto grande riscontro con Fridays For Future. Il nostro comitato vuole allargarsi e stiamo infatti cercando di contattare le scuole”.

Il Comitato sostiene infatti che “con la crisi climatica e ecologica è urgente promuovere forme di mobilità sostenibile. Il territorio brianzolo ha da sempre problemi e arretratezze del sistema di trasporto pubblico”.

La partecipazione della gente è stata tanta e attiva, ma non ci si può illudere di fermare facilmente il progetto Pedemontana. Una metafora calcistica di Gigi De Vincentis riassume bene il tutto: “Qui non siamo al primo o secondo tempo della partita, ma ai calci di rigore“.

L’intervista a Gigi De Vincentis e a Marco Donadel

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