Degustazioni e cocktail in via Bergamo e via De Gradi a Monza, per la festa delle ciliegie


Monza si prepara alla festa. Domani 6 giugno torna l’appuntamento con la tradizionale “Festa di San Gerardo”. Come ogni anno i monzesi celebrano la ricorrenza dando vita alla Sagra delle Ciliegie (leggi qua). Ma quest’anno l’appuntamento si arricchisce grazie al contributo dei commercianti di via Bergamo e via De Gradi quest’anno vogliono fare le cose in grande.

In queste due vie nel centro storico di Monza le attività regaleranno ciliegie e si potranno degustare specialità a base del frutto rosso. Dal risotto con le ciliegie e lo stracchino al carpaccio di manzo con coulis di ciliegie, dalle crudité di pesce sempre con le ciliegie alle crostate con ciliegie e crumble. Non mancheranno poi cocktail a tema e ai bubble tea aromatizzati.

Le attività che aderiranno all’iniziativa esporranno fuori dalle vetrine la locandina legata all’evento. Appuntamento dalle ore 18 alle 23.

LA STORIA DI SAN GERARDO

Chi era San Gerardo
Gerardo era di condizione agiata e decise di mettere i suoi beni a disposizione dei poveri e dei malati. Nel 1170 Gerardo trasformò il suo podere in ospedale e  nel  1174  stipulò  una convenzione  con il Comune di Monza e con il Capitolo del Duomo.
Nel 1207, subito dopo la sua morte, Gerardo fu eletto Santo per devozione popolare. La struttura conservò la funzione di ospedale fino al 1810, per poi divenire casa di ricovero per anziani fino al 1896. L’aspetto attuale risale al 1776, anno di conclusione dell’ultimo intervento architettonico, che vide la costruzione del bellissimo Loggiato. Al suo interno anche la piccola chiesa di San Gerardo Intramurano, detta “di San Gerardino”, di origine cinquecentesca.
Nel 1946 l’amministrazione comunale di Monza decise di ricordare la sua opera intitolandogli l’ospedale cittadino costruito nell’Ottocento (che in precedenza portava il nome di Umberto I).
I miracoli di san Gerardo: il mantello e le ciliegie
Il miracolo più famoso è quello dell’attraversamento del Lambro: si racconta che, mentre Gerardo si trovava in Duomo a pregare, il fiume, ingrossandosi improvvisamente, ruppe il ponte che collegava l’ospedale con la città. Gerardo, subito accorso, stese il suo mantello sull’acqua, vi salì e su di esso attraversò il fiume, raggiungendo i suoi malati. Secondo i biografi del Santo, le acque si fermarono sulle porte per alcune ore nonostante la loro altezza superasse più di 20 cm quella delle soglie.
Un altro miracolo è richiamato dal rametto di ciliegie con cui san Gerardo viene rappresentato. Si racconta che egli si trattenesse spesso in chiesa a pregare fino a tarda ora. Una sera, per convincere i canonici del Duomo a lasciarlo rimanere oltre l’orario di chiusura, promise loro un cesto di ciliegie; benché fosse pieno inverno, gliele consegnò subito la mattina successiva.

 

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