Monza. Bene educazione, scuole e le attività commerciali. Ciò che proprio ai monzesi non piace, invece, sono circolazione e traffico e i pochi spazi per i giovani. Non stupiscono ma danno risposte su basi statistiche i dati presentati ieri da Lab Monza, la lista civica monzese che ha analizzato tramite questionari anonimi, lo stato dei quartieri e quello che i residenti pensano dei servizi offerti e dell’operato dell’amministrazione. Ne deriva un’analisi su Monza a (quasi) 360 gradi che mette a confronto la città del 2021, anno della prima rilevazione, alla città del 2023. In mezzo c’è un passaggio di giunta, ma ciò che emerge è una situazione abbastanza stabile, dove le criticità restano le stesse, proprio come i punti forti della città. In sala i consiglieri di Lab Monza Francesco Racioppi e Lorenzo Spedo, e anche tanti membri della giunta, tra cui il sindaco Paolo Pilotto che ha commentato con i cittadini presenti i dati emersi: “bene questo lavoro e bene avere un feedback importante come questo – spiega – c’è poi però un’amministrazione più silenziosa che dietro le quinte sta facendo tanto ad esempio su urbanistica, asili nido, mobilità: i frutti, sono certo, si vedranno”.
Lo studio
Torna il lavoro di ascolto organizzato e promosso da Lab Monza, la lista civica della sinistra monzese che oggi siede in maggioranza ed esprime due consiglieri e un membro di giunta. A due anni di distanza dal primo questionario – era il 2021 – in cui i ragazzi e le ragazze di Lab Monza chiedevano ai cittadini di dare un parere su Monza e i suoi servizi, nella giornata di ieri domenica 21 gennaio presso il centro LibertHub, il gruppo ha presentato i numeri della seconda rilevazione, che arriva dopo un cambio di giunta. Il campione è composto da poco meno di 500 soggetti, che hanno compilato i questionari online e cartacei tra ottobre e novembre 2023. Le donne sono circa il 60%, gli uomini il 40%; il 33% degli intervistati sono giovani, 42% gli adulti, 25% gli anziani; la maggior parte del campione è rappresentato da lavoratori (57%), il 22% da pensionati, il 15% da studenti. I dati sono stati elaborati raggruppando le 5 ex-circoscrizioni (1 – Centro, San Gerardo, Libertà; 2 – Sant’Albino, Cederna, Sobborghi, Regina Pacis, San Donato; 3 – San Rocco; 4 – San Fruttuoso, Triante, San Carlo, San Giuseppe; 5 – San Biagio, Cazzaniga), potendo così ricostruire le criticità zona per zona.
Monza, i problemi più sentiti: sicurezza, viabilità, decoro
Nonostante sindaco e giunta diversa, non cambia di molto la percezione dei cittadini monzesi su tante cose: spina nel fianco restano traffico e viabilità (lo dice il 19% dl campione), sicurezza (lo segnala il 15%), decoro (27%). Chi vede pochi cambiamenti e segnala di sentirsi un po’ dimenticato e lasciato indietro rispetto agli altri quartieri sono le aree di San Rocco e l’intera ex circoscrizione 2. Per la circoscrizione del centro uno dei problemi principali è il rischio di chiusura attività. Il quartiere che si sente più curato San Biagio-Cazzaniga.
I servizi: si riprendono le attività culturali, ma gli spazi per i giovani sono pochi
Al campione è stato poi chiesto un giudizio sul proprio quartiere, partendo da alcune questioni specifiche. Restano immutate rispetto al 2021 le top quattro: al primo posto si confermano educazione e scuole, seguono attività commerciali, aree verdi e sport. Migliora leggermente la percezione sulla sicurezza, ma peggiora quella relativa al trasporto pubblico. Stabili anche strade, marciapiedi e piste ciclabili. Ad andare meglio sono le attività culturali e gli eventi che guadagnano qualche punto, ma crolla la percezione sugli spazi per i giovani e la circolazione in quartiere. Sui giovani a commentare è l’assessora alla partecipazione Andreina Fumagalli che spiega che un lavoro di coinvolgimento delle realtà giovanili è stato già avviato e che proseguirà con un’intesa con l’assessorato alla cultura. Nei piani di Fumagalli c’è il recupero di alcuni spazi “sotto utilizzati, come lo spazio Rosmini, che può diventare un luogo per i giovani molto, molto interessante”.