Besana. Si chiama Rigoletto, è lungo 7 metri e mezzo ed è stato progettato e assemblato da 47 ragazzi di terza media. È cucciolo di balenottera azzurra che, da qualche mese, è “spiaggiato” nel giardino della scuola Don Carlo San Martino Rigola di Besana in Brianza. Un bellissimo progetto di educazione civica che vuole soprattutto essere una denuncia alle drammatiche condizioni di inquinamento in cui versano i nostri mari e i nostri oceani. Incuriositi da questa enorme balenottera, noi di MBNews siamo andati nella scuola besanese, per incontrare le professoresse che hanno guidato i ragazzi durante l’anno: la professoressa Chiara Consonni, di tecnologia e la professoressa di inglese Claudia Berti.
Il docu-film “A plastic ocean”: ecco come è nato Rigoletto
Il progetto ha coinvolto profondamente i ragazzi, che si sono sentiti investiti dalla causa ambientale. “I ragazzi hanno visto il docu-film in lingua inglese ‘A Plastic Ocean’, che li ha particolarmente colpiti”, continua Consonni. Il documentario, che segue il viaggio di una balenottera attraverso gli oceani, mette in luce le drammatiche condizioni ambientali causate dall’inquinamento plastico, con oltre 8.000 tonnellate di rifiuti che ogni giorno minacciano la fauna marina.
Toccati dalle immagini e dai dati sconvolgenti del film, i ragazzi hanno poi deciso di coinvolgere le loro famiglie e i responsabili del servizio mensa nella raccolta di bottiglie di plastica. “Abbiamo iniziato a raccogliere le bottiglie di plastica ormai vuote e poi le abbiamo assemblate in tre macro pezzi per dare forma al nostro Rigoletto”, racconta la professoressa Consonni. “È una denuncia verso l’attuale situazione dell’inquinamento ambientale”.
The “Whale of Change”, la balenottera del cambiamento al teatro di Concorezzo
Una curiosità su Rigoletto. Il progetto originale era lungo ben 9 metri e 20, un’opera imponente che però ha dovuto essere ridotta. “A fine anno – ci racconta la professoressa Berti – abbiamo fatto lo spettacolo di fine anno al teatro di Concorezzo e il nostro Rigoletto è venuto con noi. Ma era complicato farlo entrare in teatro perché troppo grosso quindi, diciamo, siamo state costrette a fargli fare una ‘cura dimagrante’ e ridurre un pochino le sue dimensioni”.
Il cucciolo di balenottera azzurra, ora farà il suo percorso: “ci piacerebbe davvero moltissimo che Rigoletto diventasse un’opera permanente della nostra scuola, anche perché oramai è diventata la mascotte dei nostri ragazzi e anche dei bambini dell’asilo che passano di qui, così come anche dei genitori – conclude Consonni – ma è giusto che faccia la sua strada verso il riciclo, è la nostra Whale of Change”.