Politica

Meda, Sinistra e Ambiente fuori dalle elezioni: niente compromessi

Il gruppo medese, da sempre vicino alle tematiche sociali e ambientali, ha deciso di non presentarsi alle amministrative dell'11 giugno 2017: ecco perché.


Niente elezioni per Sinistra e Ambiente. Quest’anno il gruppo medese, da sempre vicino alle tematiche sociali e ambientali, ha deciso di non partecipare alle elezioni amministrative dell’11 giugno: una scelta che esprime soprattutto una forte presa di posizione contro i compromessi. «Il panorama politico esclude che qualcuno possa rappresentarci – spiega Alberto Colombo a nome di Sinistra e Ambiente -. E d’altra parte correre da soli avrebbe comportato un dispendio di energie troppo grande per il risultato che avremmo ottenuto». Nel 2012, quando Sinistra e Ambiente era alleata del Partito Democratico, aveva ottenuto il 3% dei voti: una percentuale che, qualora provenisse da una lista autonoma e non legata a una coalizione, sarebbe insufficiente a far entrare in Consiglio comunale un proprio rappresentate.

Gli ultimi 5 anni, peraltro, hanno visto Sinistra e Ambiente trasformarsi in un gruppo di opposizione. Dopo aver corso con il Pd e sostenuto l’attuale sindaco, Gianni Caimi, gli ambientalisti se ne sono progressivamente staccati: «Nonostante il nostro tentativo di essere comunque attivi e propositivi, ci siamo sempre scontrati con un atteggiamento di chiusura e di autosufficienza arrogante da parte del Pd e del sindaco, attivamente supportati in ciò dal ruolo del Presidente del Consiglio Comunale  Bruno Molteni, vero e proprio alleato di ferro di Caimi – scrivono i portavoce di Sinistra e Ambiente in un comunicato datato 9 maggio -. Lo stretto rapporto tra Caimi, Molteni e il Pd  ha permesso un ribaltone di alleanze:  ciò che era nato ed era stato votato come centro-sinistra si è trasformato in un’amministrazione di centro-destra».

Sinistra e Ambiente mostra un atteggiamento apertamente critico nei confronti di moltissime iniziative prese dall’amministrazione comunale di Meda negli ultimi anni: dal Pgt con troppo poco spazio al verde al via libera alla realizzazione di un centro commerciale sull’area dell’ex Medaspan, dal sostegno alla realizzazione di Pedemontana all’adesione ai piani di Bea nella gestione dell’inceneritore di Desio. «Più di tutto – riassumono gli ambientalisti – ci è pesato il metodo di governo da oligarchia ristretta che la giunta Caimi ha adottato in questi anni, in totale dissonanza dal programma elettorale in cui si affermava di volere una gestione condivisa e partecipata».

«Non è la prima volta che decidiamo di non presentarci alle elezioni – afferma Colombo -. Continueremo l’attività come gruppo, lavorando per ampliare il consenso e continuando ad approfondire le tematiche a noi più vicine: in tanti ci riconoscono una competenza su temi ambientali e sociali». Una base di partenza, dunque, per ingrandire di nuovo il gruppo di Sinistra e Ambiente, che oggi conta circa una decina di persone: «il nucleo originario», come lo definisce Colombo.

 Alle elezioni amministrative di Meda dell’11 giugno il sindaco uscente, Caimi (Pd), correrà contro Luca Santambrogio (Lega Nord), l’ex primo cittadino ed ex leghista Giorgio Taveggia (lista “Progetto Meda – Il movimento civico”), con cui si era già confrontato nel 2012, e Vermondo Busnelli (lista “Polo civico”).

Nella foto, un banchetto di Sinistra e Ambiente – dall’archivio di Sinistra e Ambiente, per gentile concessione di Alberto Colombo

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