Sociale

#XnoiVale, a Seveso contro la violenza sulle donne

I figli di Valeria Bufo, assassinata dal marito ad aprile, organizzano una giornata in suo nome per promuovere l'attenzione e la lotta alla violenza contro le donne.


Ci sono dolori che non si possono spiegare. Ma ci sono anche persone che, spesso con una forza che non sapevano nemmeno di avere, riescono a mettere il proprio dolore al servizio degli altri, dando un senso a una sofferenza altrimenti cieca e indicibile: e quel senso si chiama solidarietà, forza, voglia di riscatto, speranza. E coraggio: come quello di Alessandro, Stefano ed Eleonora Truzzi, che, giovanissimi (Alessandro, il maggiore, compirà 30 anni a dicembre, mentre la più piccola, Eleonora, è ancora minorenne), si sono trovati ad affrontare una tragedia difficile da raccontare, e ancora meno da comprendere.

I tre fratelli sono infatti figli di Valeria Bufo, assassinata dal marito Giorgio Truzzi il 19 aprile scorso, a Bovisio Masciago: e se il loro dolore è ancora oggi, e forse per sempre, qualcosa che non si potrà mai raccontare a parole, sono tuttavia riusciti a trasformarlo in un’occasione per aiutare altre persone. In nome della loro mamma.

Alessandro, Stefano ed Eleonora, in collaborazione con l’associazione AdAgio, che promuove progetti psicologici e psicoterapeutici innovativi e accessibili, hanno infatti voluto organizzare per domenica 8 luglio “X noi Vale”, una giornata-evento per ricordare Valeria, e, soprattutto, portare l’attenzione sulla piaga della violenza contro le donne, facendo qualcosa di concreto per aiutarne le vittime: a partire da una raccolta fondi per aprire uno sportello psicologico sulla violenza domestica.

Musica, sport, riflessioni, giochi gonfiabili per bambini: un’occasione per stare insieme, il tutto a Seveso Altopiano, il quartiere dove i tre sono cresciuti. «Abbiamo cercato di affrontare il dolore anziché scappare e nasconderci – spiega Alessandro con un’onestà disarmante -. Avevamo intenzione di fare qualcosa, magari aprire un’associazione, ma senza un aiuto non ce l’avremmo fatta a organizzare tutto in tempi così brevi».

L’aiuto è arrivato da una vicina di casa, Lisa Castagna, già impegnata in diverse attività sociali: «A Seveso siamo rimasti davvero sbigottiti davanti alla tragedia che ha così duramente colpito la famiglia Truzzi – racconta -. Conoscendo i figli di Valeria abbiamo cercato di portarli fuori dal dramma, stimolandoli in una chiave di lettura verso il sociale, per aiutare le tante persone che sono immerse nell’oblio della violenza, spesso con quelle conseguenze drammatiche che balzano, ormai quasi ogni giorno, alla ribalta delle cronache. Finché c’è la grande notizia sono tutti attenti, poi la gente si perde: per noi invece, anche se “X noi Vale” è nata per uscire dal dolore, sarà qualcosa in più».

«Avete reagito con coraggio – commenta l’assessore alla Cultura Alessia Borroni, fresca di nomina -, ma questo è solo l’inizio: speriamo di ritrovarci ancora tante altre volte. Mi auguro che ci saranno tante altre manifestazioni così. Quando succedono queste cose – aggiunge – sembra sempre che capitino lontano da noi: e invece ci riguardano, anche se in tanti tendono a non parlarne, perché purtroppo vige ancora la mentalità secondo cui i panni sporchi si lavano in casa».

Ma per sfuggire alla spirale di violenza serve consapevolezza, e una cultura in grado di fornire gli strumenti per reagire: «Quali sono i segnali di pericolo e quando è necessario chiedere aiuto? Di questo e di molto parleremo l’8 luglio a Seveso – spiega Paolo Piffer a nome dell’associazione AdAgio -. Il nostro progetto – spiega – nasce nel 2016 dall’incontro di alcuni giovani professionisti che lavorano da diversi anni nel campo della salute mentale: la nostra idea è quella di coniugare le possibilità fornite dalle nuove tecnologie a un approccio fondato sulla straordinaria importanza della relazione umana per il benessere psicologico del singolo e del gruppo. Ci impegniamo a promuovere una cultura psicologica attraverso incontri divulgativi e formativi, on-line e in presenza».

“X noi Vale” inizierà alle 11.00 con una messa presso la chiesa San Carlo di Seveso Altopiano, e proseguirà fino a sera in oratorio, dove è stato organizzato un torneo quadrangolare di calcio e dove interverranno diversi artisti, come il cantautore Mao Medici e il trio jazz del pianista Yazan Greselin, con il batterista Nicola Angelucci e la cantante Sania Gargano, ma anche Luisa “Lu” Colombo (“Maracaibo”), impegnata in un progetto musicale contro la violenza sulle donne, e Fabrizio Vendramin, il pittore vincitore nel 2011 della seconda edizione di Italia’s got talent.

In vendita, per supportare l’apertura dello sportello antiviolenza, le magliette dell’evento ma anche le maglie di tre giocatori di serie A, per cui si aprirà un’asta, ovviamente benefica.

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