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Ampliamento trattamento rifiuti Dobfar Vimercate: la parola alla Provincia

Primo incontro in provincia per discutere del possibile ampliamento del trattamento dei rifiuti chimici dell'Azienda Acs Dobfar. Sindaci di Agrate e Concorezzo totalmente contrari.


Primo incontro in Provincia per discutere del possibile ampliamento del trattamento dei rifiuti chimici dell’Azienda Acs Dobfar. Sindaci di Agrate e Concorezzo totalmente contrari.

Dopo l’approvazione in comune a Vimercate della deroga per consentire la costruzione di un nuovo impianto di trattamento fumi per l’azienda Dobfar, è ora in discussione in provincia di Monza e Brianza la richiesta arrivata dalla stessa azienda di poter trattare volumi di rifiuti quasi doppi rispetto agli attuali sul sito di Vimercate.  Presenti all’incontro di mercoledì, oltre ai tecnici provinciali, i sindaci di Vimercate, Agrate e Concorezzo, insieme all’assessore porvinciale all’Ambiente Pietro Virtuani.

Un’opzione che ha da subito preoccupato il sindaco di Agrate Brianza, Ezio Colombo: Agrate e in particolare la sua frazione Cascina Morosina, sono le zone abitate più vicine al sito di via Marzabotto.

L’azienda ci crea problemi da molti anni per odori molesti, ma anche incidenti come quello avvenuto nel 2008, o molti anni prima come l’inquinamento delle falde acquifere contaminate da Cadmio, dove il comune di Agrate ha dovuto bonificarle senza ricevere un’euro di risarcimento – afferma il sindaco – Si sta valutando anche se eseguire una Valutazione di Impatto Ambientale oppure no: avviamento noi siamo per questa opzione e invieremo alla provincia anche uno storico di tutto quello accaduto negli anni alla Dobfar e che ha portato un danno ai cittadini di Agrate. Abbiamo anche sottolineato il fatto che nei prossimi anni, a 500 metri circa, verrà aperto un centro per anziani che potrà contenere fino a 110 ospiti: credo ne si debba tenere conto“.

Storce il naso alla proposta di ampliamento anche Riccardo Borgonovo, sindaco di Concorezzo, presente all’incontro: “E’ un problema che conosciamo da tempo: io come sindaco devo salvaguardare la salute dei miei cittadini e non posso che dare parere contrario, anche se la mia opinione non può avere molto valore tecnicamente. Anche se ci saranno sicuramente opere di compensazione e mitigazione, io devo essere in grado di dare un risposta ai miei cittadini. Faremo di tutto per avere una maggiore cautela, saranno però i tecnici della provincia a dare o meno il benestare al progetto.”

Pietro Virtuani, assessore provinciale all’Ambiente, ha sottolineato come l’incontro conoscitivo abbia di fatto aperto una discussione sull’argmento, anche se le vere decisioni arriveranno dai tecnici provinciali e da Arpa e Asl: “La situazione presenta molti aspetti di tipo tecnico per cui la Provincia a livello politico non potrà fare molto se non dare la propria opinione”.

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