Si tratta di una delle carriere più gettonate sia tra le professioni informatiche.
Si tratta di una delle carriere più gettonate sia tra le professioni informatiche ma anche più in generale perché permette un inserimento occupazionale più semplice rispetto ai lavori più classici, e all’interno di un ambiente multi-sfaccettato, vario molto stimolante. Ma diventare un coder è un conto, essere uno dei migliori è un altro. E per farlo non basta solo studiare per diventare programmatore, magari grazie al corso Hackademy di aulab – una vera esperienza immersiva che permette di calarsi immediatamente nel mondo del coding grazie a un approccio pratico utile ad essere pronti per i primi lavori sin dalla fine dell’esperienza formativa della durata di 3 mesi.
Per puntare in alto servono ovviamente capacità ma anche motivazioni superiori alla media e un atteggiamento mentale che permette di vedere ogni miglioramento come una semplice tappa del proprio cammino professionale.
Ecco alcuni consigli per accrescere le proprie skill da programmatore e puntare dritti alla vetta.
Si tratta di una delle carriere più gettonate sia tra le professioni informatiche ma anche più in generale perché permette un inserimento occupazionale più semplice rispetto ai lavori più classici, e all’interno di un ambiente multi-sfaccettato, vario molto stimolante. Ma diventare un coder è un conto, essere uno dei migliori è un altro. E per farlo non basta solo studiare per diventare programmatore, magari grazie al corso Hackademy di aulab – una vera esperienza immersiva che permette di calarsi immediatamente nel mondo del coding grazie a un approccio pratico utile ad essere pronti per i primi lavori sin dalla fine dell’esperienza formativa della durata di 3 mesi.
Per puntare in alto servono ovviamente capacità ma anche motivazioni superiori alla media e un atteggiamento mentale che permette di vedere ogni miglioramento come una semplice tappa del proprio cammino professionale.
Ecco alcuni consigli per accrescere le proprie skill da programmatore e puntare dritti alla vetta.
Anche qui si ripresenta la questione dell’atteggiamento sbagliato nei confronti di un ambito in continua mutazione e che richiede occhi sempre aperti per evitare di rimanere esclusi dalle novità. Per evitare la sindrome di chi si sente arrivato dopo un lavoro fatto bene basta evitare di restare ad ammirare quello che si è appena creato, cercando semmai di cercare il pelo nell’uovo, perché c’è sempre qualcosa di migliorabile, in ogni cosa che facciamo, a maggior ragione nel mondo dei codici.
Il compito principale di un programmatore è quello di creare software di qualità che rispettino determinate caratteristiche. Ma una volta fatto questo si è appena all’inizio dell’opera. Il lavoro di sviluppo non termina certo lì e anche in questo caso, anche se quello che si è riusciti a creare funziona, c’è sempre modo per rendere quei codici più efficienti e affidabili, per scriverli in maniera più rapida e meno laboriosa o per renderli riutilizzabili in altri lavori futuri.
I programmatori bravi creano codici che funzionano; quelli con capacità superiori alla norma riescono a creare ottimi lavori che funzionano ottimamente al primo colpo; i fuoriclasse riscrivono i codici almeno 3 volte.
La prima volta serve a convincere se stessi e il proprio cliente che la soluzione è possibile. La seconda volta è necessaria per rendere il progetto operativo. La terza serve ad affinarlo e renderlo quanto più vicino alla perfezione.
Non è raro vedere sviluppatori di altissimo livello gettar via tutto il lavoro al secondo giro di scrittura perché non rispecchia gli standard che gli stessi si aspettano dai propri lavori.
Scrivere lo stesso software più volte potrà sembrare ai più un esercizio di pignoleria inutile, ma in realtà insegna a chi opera coi codici che esistono vari approcci per affrontare un problema e questo evita di ritrovarsi in un vicolo cieco senza soluzioni in mano.
Lavorare su progetti personali al di fuori del contesto lavorativo è un ottimo modo per imparare a usare tecnologie che non si ha la possibilità di usare quotidianamente e che possono completare la propria preparazione, rendendo il proprio profilo appetibile anche in altri ambiti. Le nuove skill derivanti da collaborazioni gratuite o sui siti di esperti non sono mai fini a se stesse ma aumentano il proprio bagaglio tecnico e la propria sicurezza e autostima. E in tal senso, meglio scegliere progetti che rappresentano una sfida e che offrono stimoli e spunti per crescere. Cimentarsi sempre e solo su lavori semplici in cui si è sicuri di eccellere eviterà battute d’arresto, e sono proprio quelle a determinare una crescita vera e propria.