Alimentazione e integrazione, i consigli del Centro osteopatico Resilia di Monza
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Alimentazione e integrazione, i consigli del Centro osteopatico Resilia di Monza

15 novembre 2021 | 11:13


Il Covid-19 ha avuto conseguenze anche su come e quanto mangiamo e ci muoviamo. Presso lo studio di via San Gottardo si trovano anche esperti nutrizionisti e dietisti. Resilia promuove la salute a 360°.


Il Covid-19, in particolare il periodo del lockdown, ha portato a conseguenze importanti sul nostro vivere quotidiano che, probabilmente, ancora non abbiamo visto in tutta la loro completezza. Tra le conseguenze più o meno dirette della pandemia sul nostro stile di vita, ci sono quelle legate all’alimentazione e all’attività sportiva, che, a seconda dei singoli casi, hanno potuto assumere anche un ruolo malsano. È anche su questi aspetti che opera a Monza, in via San Gottardo 58, lo studio “Resilia Manual and Holistic Care”.

IL RAPPORTO CON IL CIBO

“Dopo il lockdown i disturbi alimentari sono aumentati del 30% perché la maggior parte delle persone sono rimaste a casa, hanno mangiato di più, ma soprattutto, guardando maggiormente i social acquisiscono convinzioni ed informazioni errate come quella che mangiare pane o pasta a cena non sia salutare e porti ad un aumento di peso” spiega Dott. Stefano Livio (nella foto in alto), Dietista e Nutrizionista del Centro Resiliainaugurato ufficialmente nel gennaio 2020 per iniziativa di Michele Fedeli, con l’intento di far conoscere l’osteopatia come disciplina olistica che si occupa di salute, benessere, prevenzione e cura a 360°.

“Il numero che vediamo sulla bilancia non deve influenzare il nostro stato umorale, nemmeno quando ci sono le feste comandate, anche perché non si aumenta di peso da Natale a Capodanno, ma da Capodanno a Natale” continua il dott. Livio, che ha nel proprio curriculum una laurea triennale in Dietistica, una laurea magistrale in Scienze dell’Alimentazione e due Master di alta formazione in Disturbi del comportamento alimentare e Alimentazione ed integrazione dello sportivo.

Avere un buon rapporto con il cibo è fondamentale. Se invece dovesse essere fonte di ansia e preoccupazione è probabilmente arrivato il momento di rivolgersi ad un Dietista – spiega il dott.Livio – lavoro spesso anche con gli psicologi che sono un elemento portante nel percorso di molti miei pazienti”.

Non è un caso, quindi, che lo studio “Resilia Manual and Holistic Care” di Monza nel proprio gruppo, formato da una quindicina di professionisti, annoveri oltre ad otto osteopati, anche due nutrizionisti, quattro psicologhe ed un pediatra. “Lavoro in questo Centro nel cuore di Monza da ormai 3 anni, mi sono sempre trovato bene e vedo che, grazie ad un team di giovani e validi professionisti, è cresciuto nel tempo” afferma Livio che ha aperto le porte dello studio di via San Gottardo anche ad alcuni tirocinanti dell’Università telematica “San Raffaele” di Roma.

LO SPORT

Il profilo di chi si rivolge per diete e nutrizione al Resilia Manual and Holistic Care, dove, tra le altre cose, si fanno anche massaggi linfodrenanti con metodi innovativi, è piuttosto vario. Ma c’è una motivazione che negli ultimi tempi è decisamente in crescita. “Tanti vengono perché vogliono sentirsi più energici nelle loro attività quotidiane – spiega Livio – gli alimenti, del resto, sono la nostra benzina e non bisogna mai sottovalutare l’importanza dell’acqua e del mantenersi in movimento, soprattutto ora che molti lavorano da casa in smartworking”.

Per chi fa sport, in maniera amatoriale o agonistica, proprio sul fronte energetico, si pone spesso il dilemma dell’utilità o meno di assumere integratori. “Non fanno male, ma non sono per forza necessari e, quindi, è opportuno valutare caso per caso” sostiene il Nutrizionista e Dietista del Centro di via San Gottardo che è anche convenzionato con il Centro polifunzionale Modoetia di via Sempione, dove ci sono oltre 40 medici di diverse discipline.

“L’integratore serve ad agevolare il nostro organismo di fronte a carenze o ad un eventuale aumentato fabbisogno – conclude Livio – quindi, prima di decidere se e come farne uso, è necessario sapere cosa mangiano, che sport fanno e da quando lo praticano”.

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