L’appuntamento era attesissimo e il pur capace Salone delle feste ha accolto anche spettatori in piedi, che sabato sera al Casinò Campione d’Italia hanno abbracciato Antonello Venditti che ha portato nell’enclave il tour che lo ripropone come interprete di una lunga stagione, non solo musicale.
L’appuntamento era attesissimo e il pur capace Salone delle feste ha accolto anche spettatori in piedi, che ieri sera al Casinò Campione d’Italia hanno abbracciato Antonello Venditti che ha portato nell’enclave il tour che lo ripropone come interprete di una lunga stagione, non solo musicale.
Il cantautore romano ha rivisitato i propri successi degli anni settanta-ottanta – basta qualche titolo, come ‘Roma capoccia’, ‘Lilly’, ‘Sotto il segno dei pesci’, ‘Compagno di scuola’, ‘Notte prima degli esami’, ‘Ci vorrebbe un amico’, ‘Ricordati di me’, per evocare tutta un’epoca – con pezzi che di rado si sentono nei concerti più manifestamente “rock”. Quello di ieri, perciò, è stato come un concerto intimo, Venditti vi ha ripercorso la sua carriera, raccontando sé – l’adolescenza, il rapporto coi genitori – a un pubblico che non è esagerato definire appassionato se non addirittura devoto.
Senza eccessi di nostalgia, ma con la consapevolezza che le cose sono cambiate, attraverso le sue canzoni più celebri ha rinnovato un antico contatto con il pubblico, recuperando canzoni importanti; ispirate da un pensiero, proposte anche a chi non le aveva mai sentite, ma che ben presto assieme ad Antonello Venditti canta. Quanto a lui, sul palco del Salone delle feste del Casinò campionese, come detto si è raccontato, senza ipocrisia, concludendo la serie di appluaditissime interpretazioni con ‘In questo mondo di ladri’, un brano più attuale che mai in Italia.
Nelle foto di Carlo Pozzoni alcuni momenti del concerto.
*redazionale a pagamento