Davide e Francesco, Founder e Co-Founder di Boring Stuff, ci raccontano come l’azienda brianzola stia crescendo e i loro progetti futuri nella settimana di Team Building di fine anno.
“La vita delle persone che lavorano è noiosa. Interessanti sono le vicende e le sorti dei perdigiorno”. Non per contraddire Hermann Hesse, ma Boring Stuff, start up innovativa nata poco più di tre anni fa a Vimercate, smentisce nei fatti questa frase del celebre scrittore e poeta tedesco, Premio Nobel per la letteratura nel 1946.
Perché la vita al lavoro non solo può non essere noiosa, ma addirittura divertente. Già dal nome, infatti, Boring Stuff, che letteralmente significa roba noiosa o parte noiosa, si capisce che la mission di questa azienda giovane e fatta da giovani, tornata in Italia dopo aver preso il volo verso New York, è quella di trasformare le realtà aziendali in cui ancora prevalgono “boring stuff” in luoghi di lavoro “boring”.
Questo concetto, che pone al centro il capitale umano e le sue incredibili potenzialità, si concretizza nello sviluppo nello sviluppo di tecnologie e prodotti che aumentano la produttività e capaci di soddisfare esigenze specifiche.
I risultati ottenuti sino ad oggi da Boring Stuff parlano da soli: più di 10mila persone lavorano meglio con i sistemi sviluppati da questa start up, che ha come clienti piccole aziende ma anche multinazionali e può contare su un team, in costante crescita, di 12 componenti.
Davide e Francesco, Founder e Co-Founder di Boring Stuff, ci raccontano in quest’intervista come è nata e si sta sviluppando l’azienda brianzola. Ma anche quanto sia importante il Team Building di fine anno, una settimana, attualmente in corso, in cui chi lavora per Boring Stuff condivide le difficoltà avute durante l’anno e pianifica le prossime attività.
Davide, partiamo dal principio. Ci spieghi meglio cosa significa Boring Stuff?
D: Questa espressione vuol dire automatizzare tutto ciò che è lento e noioso. Infatti il nostro obiettivo è quello di aiutare le aziende nel creare ambienti di lavoro sempre più intelligenti ed efficienti, dove tutte le persone, in azienda e non, possano lavorare con strumenti creati per far vivere una vera e propria esperienza.
Quindi, in sostanza, di cosa si occupa Boring Stuff nella sua attività quotidiana?
D: Ricerchiamo e sviluppiamo tecnologie e prodotti innovativi che aiutano le aziende a poter contare su soluzioni software sempre più efficienti. Oggi, nello specifico, ci stiamo concentrando nel mercato dello sviluppo personalizzato di software aziendali, un trend sempre più crescente, in quanto le esigenze operative aumentano sempre di più rispetto a quello che il mercato richiede.
Le nostre tecnologie permettono di valorizzare le unicità delle aziende e trasformare ogni processo in un’esperienza di lavoro produttiva grazie software innovativi.
Ad oggi quale diffusione hanno le soluzioni che pensate e realizzate su misura per una specifica azienda?
D: Oggi più di 10mila persone lavorano meglio grazie ai nostri sistemi. Abbiamo come clienti piccole aziende ma anche multinazionali. I nostri prodotti aiutano ad accelerare una digitalizzazione che fatica a prendere piede, ma soprattutto aiutano sia le aziende sia gli sviluppatori.
Davide, tu sei il fondatore di Boring Stuff. Ma non hai fatto tutto da solo, giusto?
D: Da soli non si va da nessuna parte. Io ho avuto la fortuna di incontrare Francesco. Ci siamo conosciuti su Linkedin e ci siamo capiti sin da subito. Soprattutto è stato chiaro sia per me che per lui che unendo le nostre forze avremmo potuto fare qualcosa di davvero interessante. Oggi lavoriamo fianco a fianco per costruire qualcosa di altamente sfidante, ma allo stesso tempo ricco di soddisfazioni.
Non c’è solo Francesco con te, ma ormai nella vostra azienda c’è un Team sempre più numeroso di giovani professionisti…
D: Quest’anno siamo cresciuti in maniera significativa. Oggi siamo in 12, ma soltanto l’anno scorso eravamo in 3. Copriamo tutta l’Italia, dalla Sicilia, alla Campania, dalla Liguria al Veneto. Lavorare con un Team così è davvero l’aspetto più bello, anche se lavoriamo tutti da remoto, soprattutto i nostri Ingegneri e sviluppatori.
Francesco, cosa significa lavorare da remoto in Boring Stuff?
F: All’inizio non è stato facile, ma poi ti abitui. Diventa un’opportunità di crescita a livello di responsabilità senza precedenti. A dire il vero, comunque, adesso stiamo per prendere un ufficio e almeno 2 volte all’anno facciamo una settimana tutti assieme come in questi giorni.
Parliamo proprio dell’appuntamento che sta animando Boring Stuff in questa settimana che ci porta al Natale. Cosa vuol dire per voi?
D: Il Team Building per noi è un momento unico. È una settimana in cui finalmente ci si può vedere dal vivo, è un po’ come essere in vacanza ma lavorando. In questi giorni la creatività è al massimo e lo stare assieme fortifica i rapporti.
Inoltre ad ogni Team Building è tradizione indossare delle magliette Limited edition che creiamo appositamente per l’evento. Durante questi momenti condividiamo le difficoltà avute durante l’anno e pianifichiamo le prossime attività.
A questo proposito, quali sono i progetti futuri di Boring Stuff?
F: Il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere. Vogliamo creare tecnologie e prodotti sempre più di alto livello. Abbiamo dei progetti davvero ambiziosi per i prossimi anni. Il nostro primo prodotto innovativo verrà lanciato a metà del prossimo anno e aiuterà le aziende che vogliono realizzare progetti di software personalizzati.