La regola principale è valutare con calma le offerte scritte prendendosi il tempo necessario per confortare con le condizioni sottoscritte con il gestore di fiducia.
Il telefono cellulare che squilla e dall’altra parte una voce che propone tariffe super economiche e servizi h24. E’ un classico e accade a tutti noi anche più volte a settimana. Call center che tramite telefonata propongono il cambio di operatore di luce e gas. Nulla di illecito, ovvio, ma a volte la truffa è dietro l’angolo. E se sono circa 500 i fornitori di energia elettrica in Italia e quasi altrettanti quelli che vendono gas, ecco allora che le proposte che gli utenti possono ricevere sono potenzialmente centinaia.
Serve quindi un metodo per diffidare dalle alternative poco chiare e invece farsi coinvolgere da quelle più cristalline che possono portare a risparmi anche consistenti. La regola principale è la calma. Non avere fretta di scegliere e non lasciarsi condizionare dai trucchetti del mestiere, quelli che pongono proposte in scadenza a cui rispondere pressoché subito. Abbiamo parlato con Cristina Petitto, Responsabile Canali Indiretti di Acel Energie (www.acelenergie.it), e le abbiamo chiesto qualche consigli per orientarci nel mare di offerte che quasi quotidianamente ci vengono proposte dai call center che chiamano al nostro cellulare.
In cosa consiste questa scorrettezza o addirittura aggressività dei venditori telefonici?
Spesso nell’utilizzo di piccoli trucchi quali quello di far leva sul principio di scarsità e urgenza. Se è lecito dire che un’offerta dura solo pochi giorni o che di un prodotto in promozione vi sono solo pochi pezzi per rendere offerte e prodotti più desiderabili perché scarsi, non è ad esempio corretto far leva sulla scadenza del servizio di tutela e sulla urgenza di doversi trovare un fornitore sul mercato libero. La verità è che la liberalizzazione del mercato dell’energiaè slittata ulteriormente al gennaio2023. Quindi il mercato tutelato per le forniture di casa non è quindi giunto al suo termine e, sebbene sia consigliabile cominciare a valutare le offerte del mercato libero, non è consigliabile farsi condizionare da una finta urgenza.
Il mio consiglio è quello di prendersi del tempo per leggere l’offerta scritta e valutare con calma quanto proposto, magari confrontandolo con le condizioni dell’attuale fornitore, sia in termini di prezzo ma ancor più vanno valutati i servizi e l’affidabilità che il nuovo operatore può garantire.
E anche se c’è ancora un po’ di tempo per scegliere il fornitore, cosa succede se non lo si fa?
Quei clienti domestici che all’arrivo di gennaio 2023 non saranno passati al mercato libero, avranno assegnato dall’Autorità un fornitore provvisorio per la durata di 6 mesi con un’offerta stabilita dall’Autorità stessa. Ovviamente, questo passaggio non avrà alcun vincolo contrattuale, permettendo quindi ai clienti domestici di cambiare fornitore senza more, penali o interruzioni della fornitura. Qualora nell’arco di questi 6 mesi di deroga il cliente non decida verso quale fornitore migrare, si instaurerà un nuovo contratto con un altro fornitore che sarà selezionato dall’Autorità per il tramite di un’asta. Il tempo, quindi, non manca di certo.
Quali sono le altre bugie o fake news con cui alcuni operatori più tentano di spingerci a un cambio di fornitore?
Sono tutte di grande fantasia. Ad esempio l’operatore si spaccia per un dipendente dell’attuale fornitore e contatta il cliente chiedendo alcuni riferimenti chiave della fornitura (ad es.: pod/pdr) per un controllo o un adeguamento tariffario. In questo caso occorre diffidare perché il proprio operatore possiede già tutte le informazioninecessarie, per una verifica è sufficiente riattaccare e chiamare il proprio Servizio Clienti. Allo stesso modo è necessario diffidare di chi promette sconti e risparmi rispetto alle tariffe applicate dal proprio operatore. Il motivo è semplice: gli altri operatori non sono a conoscenza delle tariffe applicate nel nostro contratto dal nostro fornitore. Invito poi a dubitare dalle offerte sui costi che riguardano il trasporto dell’energia, le perdite di rete o il contatore, perché per legge sono uguali per tutti, presenti in tutte le bollette, indipendentemente da chi è il fornitore.
E’ importante poi diffidare da chi propone di apporre la propria firma rassicurando sul fatto che non si tratta di un contratto ma di un documento di cui prendere semplicemente visione apponendo la propria sigla.
Un’altra bugia che spesso viene usata è quella di affermare che alle società di vendita facenti parte del gruppo societario della società di distribuzione territorialmente competente siano concesse agevolazioni economiche di cui può beneficiare il cliente perché le condizioni di accesso sono uguali per tutti i venditori e quindi non può farvi condizioni migliori.