Il Gruppo Airone opera da anni tra Italia e Costa d’Avorio, una storia di successo tra numeri e persone
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Il Gruppo Airone opera da anni tra Italia e Costa d’Avorio, una storia di successo tra numeri e persone

7 dicembre 2021 | 11:45


Per raccontare la storia del Gruppo Airone non si può non parlare della sua doppia anima tra Italia e Costa D’Avorio. Una storia d’amore ma anche di crescita e di investimenti importanti.


Per raccontare la storia del Gruppo Airone non si può non parlare della sua doppia anima tra Italia e Costa D’Avorio. Una storia d’amore ma anche di crescita e di investimenti importanti.

Il Gruppo Airone opera nel settore delle conserve ittiche, sua la linea dei prodotti Altomar, e conta 2000 dipendenti, il cui 70% donne, ed espone un turn over consolidato di gruppo pari a 100 mln di euro. Le previsioni sono addirittura quelle di vedere raddoppiati i numeri.

L’Amministratore Delegato del Gruppo Airone Seafood Sergio Tommasini: “I nuovi sistemi di certificazione della nostra filiera produttiva sono esigenti ed il mercato è sempre più competitivo. Abbiamo gli strumenti e le capacità umane per dare una risposta pronta al mercato e aumentare la nostra sfera di azione. Vogliamo duplicare la nostra capacità di lavoro. Se oggi lavoriamo 100 tonnellate di tonno al giorno ne trasformeremo il doppio. Se gestiamo circa 2000 persone arriveremo ad una squadra di 4000 unità. Avremo modo di apportare un’innovazione tecnologica che gli attuali spazi produttivi non ci permettono di fare attualmente”.

Le statistiche legate al consumo di tonno confermano le parole dell’AD Tommasini, il 55% di chi consuma tonno in scatola lo fa almeno una volta a settimana e nel 19% dei casi addirittura più volte nell’arco della settimana. Il tonno è un alimento completo e mantiene intatte le sue caratteristiche sia fresco che conservato.

Il Gruppo Airone ha sede a Reggio Emilia e per i suoi prodotti utilizza pescato lavorato sul luogo di pesca. Tommasini spiega: “Lavoriamo in una filiera integrata da monte a valle. Il pesce intero, pescato in modo certificato e sostenibile, entra in stabilimento, viene trasformato in prodotto finito e destinato prevalentemente all’esportazione in Europa. I residui e gli scarti di lavorazione vengono valorizzati come farina di pesce. Gli operatori in Costa d’Avorio seguono la filiera di trasformazione mentre in Italia gestiamo la commercializzazione e la logistica”.

La sostenibilità è fondamentale, ma non è solo una questione ambientale per Airone, che allarga il concetto al territorio e ai propri dipendenti.

“Airone in primis deve garantire e ricercare una “pesca sostenibile”, ossia la garanzia della disponibilità e qualità delle risorse naturali. Secondo, deve offrire ai lavoratori una qualità di vita, sicurezza e servizi che rispettino standard elevati. Terzo, deve conseguire sempre l’efficienza economica e reddituale”.

L’impegno nel sociale da parte dell’azienda nel paese africano è diventato una costante che si realizza tramite il supporto, diretto e non, a vari progetti di cooperazione. La nostra azienda crede nella responsabilità sociale, e negli anni abbiamo creato relazioni importanti con la Costa d’Avorio. Ci definiamo portatori di ‘Italian nation branding’ che per noi significa, da un lato, creare sviluppo industriale e indotto, dall’altro, tessere e consolidare relazioni virtuose allo scopo di contribuire alla crescita del territorio in cui agiamo”. Conclude l’AD di Airone Seafood.

Relazioni virtuose e un prodotto certificato e di qualità, c’è questo e molto altro dietro ai prodotti Airone: ci sono persone e visioni, professionalità e una ricerca sempre attenta affinché la tecnologia sia sempre più a sostegno di una concreta e reale sostenibilità.