La ristrutturazione complessiva dell’area industriale e di produzione di Olcelli Farmaceutici, azienda di Giussano che opera nel settore chimico-farmaceutico e dietetico alimentare da oltre 70 anni, ha visto coinvolta IPM Italia, uno dei maggiori player nazionali nella produzione e posa di pavimenti continui in resina
Un pavimento in resina coniuga la resa estetica con grande praticità d’uso: non ha limiti alle soluzioni cromatiche e ha caratteristiche che la rendono estremamente funzionale per qualunque utilizzo. È resistente, non teme il passare del tempo né il calpestio, l’usura e gli sbalzi di temperatura. È impermeabile, non assorbe i liquidi e l’umidità, non subisce l’attacco di muffe e di batteri e garantisce sempre massima igiene.
Per questo è la soluzione adatta a diversi ambienti industriali. Ma la resina va bene in ogni settore? E quali caratteristiche vanno tenute in considerazione quando si sceglie questa tipologia di rivestimento nell’ambito farmaceutico o chimico?
Nel caso di Olcelli Farmaceutici, azienda di Giussano che opera nel settore chimico-farmaceutico e dietetico alimentare da oltre 70 anni, la ristrutturazione complessiva dell’area industriale e di produzione ha visto coinvolta IPM Italia – uno dei maggiori player nazionali nella produzione e posa di pavimenti continui in resina per indoor e in graniglia naturale per outdoor nel settore industriale, commerciale e residenziale – per la realizzazione delle nuove pavimentazioni di magazzino e laboratori di produzione, in conformità ai più elevati standard previsti dalle norme vigenti.
Ce ne parla Andrea Penati, Amministratore Delegato e Direttore Tecnico di IPM Italia: “Le aziende che operano nel settore chimico e in quello farmaceutico devono poter operare in condizioni di massima igiene, soprattutto in ambito produttivo. Ogni elemento architettonico deve quindi essere realizzato nel pieno rispetto di specifiche linee guida, volte a prevenire e ridurre rischi di contaminazioni ambientali, preservando la salubrità degli ambienti. Continuità, resistenza, atossicità, impermeabilità, resistenza, facilità di pulizia e sanificazione sono gli elementi delle pavimentazioni in resina che rispondono alla necessità e di cui tenere conto in fase di sopralluoghi e progetto. Per Olcelli Farmaceutici, le pavimentazioni in resina sono state scelte per assicurare elevatistandard di produzione, sicurezza, resistenza ed igiene. Abbiamo optato per due sistemi diversi, studiati in funzione dell’operatività: per il magazzino la pavimentazione in resina è resistente agli attriti e all’azione meccanica, per i laboratori la resina è a basso spessore ma con l’aggiunta di IPM Sanix, che garantisce una sanificazione profonda. Che sia una riqualificazione o la sostituzione di un vecchio pavimento ammalorato, esiste una soluzione in resina adatta a tutti i settori industriali e commerciali.”
Il progetto di ristrutturazione per Olcelli Farmaceutici, a cura di Conti e Conti, impresa edile di Lentate sul Seveso, ha visto intervenire IPM Italia su un’areacomplessiva di quasi 800 metri quadri.
Il primo intervento, a dicembre 2020, ha previsto la riqualificazione delle pavimentazioni di 360 metri quadri di magazzino, superficie soggetta a sollecitazioni meccaniche e di transito. Qui, dopo la rasatura di fondo con IPM Aquareg2 per fondi umidi – che aumenta protezione, durezza e resistenza all’usura della pavimentazione in calcestruzzo originaria – è stato posato IPM STRATOS, per uno spessore totale di 3 mm. Sgusci, giunti e segnaletica orizzontale, sempre in resina inglobata nella pavimentazione per garantire massima durata, hanno completato l’area. IPM Stratos è un sistema multistrato epossidico ad effetto monocromatico e presenta elevate resistenze chimiche e all’usura: nelle aree dove si depositano i liquidi di processo garantisce anche eccellente azione antisdrucciolo. È inoltre di posa rapida: ottimizza il tempo di cantiere, riducendo i tempi di intervento e gli eventuali fermo impianti. La segnaletica orizzontale valorizza e delimita le varie aree dell’ambiente.
Il secondo lotto ha previsto il completamento di 170 metri quadri di magazzino, sempre rivestiti con Aquareg 2 e IPM Stratos e l’intervento sui laboratori di produzione – un’area complessiva di altri 235 metri quadri su cui IPM Italia ha previsto levigatura e rasatura del vecchio pavimento e successiva posa di IPM TEC MONO, un sistema epossidico IPM Italia a basso spessore, additivato con la tecnologia IPM Sanix.
Sviluppata da IPM Italia, la tecnologia IPM Sanix nasce per proteggere le superfici dagli agenti esterni e dall’azione di microrganismi patogeni, creando un ambiente ostile alla loro prolificazione. È il risultato di lunghe ricerche nella formulazione di prodotti sempre più innovativi per il settore delle pavimentazioni: oltre a essere conforme alla normativa, il livello di inibizione da contatto offerto da IPM Sanix è pari al 99.9%. Per questo è scelta molto spesso dalle aziende che operano in ambito farmaceutico e chimico, in particolare per quegli ambienti che chiedono igiene e sanificazione profonda come le aree di produzione.
“IPM Sanix è un additivo che viene miscelato direttamente nel formulato resinoso al momento della sua produzione: per questo è possibile integrarlo nelle nostre diverse tipologie di pavimentazione come quelle studiate per il settore farmaceutico, chimico o alimentare. Una pavimentazione in resina additivata con IPM Sanix diventa una superficie igienica protetta da agenti esterni: è proprio la tecnologia alla base dell’additivo a rendere la superficie inattaccabile allo sviluppo di muffe e batteri, più semplice da pulire e manutenere e a garantire che rimanga inalterata nel tempo anche dopo un utilizzo prolungato e ripetuti lavaggi e sanificazioni”, spiega Penati.
Queste caratteristiche sono alla base della scelta di IPM Sanix anche nel progetto di ristrutturazione di LEM Compunding Research, azienda cosmetica di Lentate sul Seveso il cui core business è rappresentato dalla produzione white label, che nel 2021 ha scelto di trasferire parte della produzione in uno nuovo capannone che è stato oggetto di una ristrutturazione completa, sempre a cura di Conti e Conti.
Anche in questo cantiere, 1100 metri quadri di superficie complessiva, le richieste di performance della pavimentazione in resina erano di resistenza e massima igiene: l’intervento, completato nell’estate 2021, ha previsto anche in questo caso la rasatura del fondo in calcestruzzo con Aquareg 2 e la posa di IPM Stratos con l’additivo IPM Sanix, che “oltre a permettere una sanitizzazione dei pavimenti a norma di legge, mantiene nel tempo la carica batterica delle superfici prossima allo 0% anche se continuamente utilizzate. Un pavimento in resina è una pavimentazione continua, realizzata senza punti di giunzione o fughe e può essere applicata in orizzontale e in verticale, assolvendo così alla necessità principale di questo settore, e cioè l’igiene. Rispetto a soluzioni di pavimentazioni più tradizionali, come gomma, PVC e linoleum, che a lungo andare si distaccano dal sottofondo o si fessurano creando rigonfiamenti, la resina è più performante e garantisce nel tempo maggiore durata, facilità di manutenzione, pulizia e sanificazione. È atossica, impermeabile a detergenti, solventi, alcool, liquidi vari, antiscivolo e antistatica, riesce cioè a ridurre drasticamente il rischio di cariche elettrostatiche in tutti quegli spazi in cui sono presenti attrezzature specifiche e macchinari. Per questo risulta un pavimento tecnico perfetto per le aree industriali”, conclude Penati.