Il progetto immobiliare, che prevede 14 appartamenti in classe A4, quindi con la massima efficienza energetica, sarà commercializzato dalla Optimacase di Beppe Natale in collaborazione con Cifra due Immobiliare.
Monza. Novità in arrivo nel mercato immobiliaredi Monza. Natan Costruzioni, un’esperienza di 40 anni nel settore, dopo via Osculati, le ristrutturazioni milanesi in via Bruzzesi, via Semplicità e Via Bullona e il successo della residenza di via Tonale, con venticinque appartamenti di nuova generazione tutti venduti in pochissimo tempo e prossimi alla consegna, ha già pronto un altro progetto immobiliare.
Sempre a Monza, città sempre più scelta dalle famiglie milanesi, ma questa volta a soli 900 metri dal Parco che tutta Europa ci invidia, dal Polo universitario e dall’Ospedale San Gerardo, sorgerà, infatti, la residenza di via Boito 98. Anche questa volta la commercializzazione degli immobili, ideali anche da mettere a reddito, sarà curata da Optimacase insieme all’amico e collega Gianluca Montefusco di Cifra due Immobiliare.
“Via Boito 98, progetto già licenziato e con Pdc già commerializzabile, prevede la realizzazione di 14 appartamenti, 4 in più rispetto ai 10 pensati inizialmente, grazie alla creazione dei duplex mansardati e una rivisitazione in meglio degli spazi disponibili ideati dagli architetti Morlini e Attolini, che hanno già collaborato insieme con ottimi risultati in via Lazio e Via Tonale e che adesso stanno preparando una nuova importante realizzazione sempre a Monza che farà toccare un nuovo traguardo, quota 1000 appartamenti costruiti” annuncia Beppe Natale, titolare dell’agenzia OptimaCase.
“Si tratta di abitazioni in classe A4, quindi con la massima efficienza energetica, di tagli diversi e dall’impronta tecnologica grazie alla domotica” continua Natale.
Buongiorno Beppe Natale, Via Boito 98, la nuova residenza di Natan Real Estate, sarà costruita da Natan Costruzioni, commercializzata da OptimaCase in collaborazione con Cifra Due. Come fate ad essere così competitivi e veloci nonostante le lungaggini burocratiche?
Dal 2017 abbiamo cambiato strategia cercando di andare ad acquisire società con in pancia il terreno e con il permesso di costruire già licenziato. È successo per via Mornerina 2018, Via Val Venosta 2019 e oggi con Via Boito.
Per questo riusciamo ad essere veloci e, soprattutto, nei permessi di costruire che chiediamo per altre operazioni partendo da zero, non andiamo oltre ciò che prevede il PGT. Grazie a questa strategia, oltre ad aver creato una squadra efficiente insieme agli architetti, riusciamo ad avere più cantieri contemporaneamente con partners diversi per ogni operazione.
Come vedi il mercato immobiliare in questo momento?
Il mercato è ovviamente diverso rispetto al 2022 quando, complice il boom immobiliare post pandemia e i tassi ancora bassi, abbiamo registrato vendite record, quasi intorno alle 800.000 transazioni, numeri che ci riportano alle annate 2006/2007.
Dalla seconda metà del 2022 i tassi, come era ovvio, hanno ripreso a salire, ma lo hanno fatto in maniera troppo rapida. E questo ha spiazzato naturalmente i compratori che con il caro energia, della benzina e l’inflazione hanno dovuto fare i conti con spese impreviste. In questo senso non c’entrano nulla le Guerre come ci vogliono fare credere.
Come si può ovviare allora ad un mercato che è un po’ più bloccato rispetto agli ultimi due anni?
Il 2023 è stato comunque un ottimo anno, in linea con gli anni precedenti. C’è stato un calo delle transazioni, ma non dei prezzi e questo è già un dato importante. Invece, per una fascia di popolazione che non ha visto crescere i salari come i tassi di interesse dei mutui, consiglio uno strumento che è il preliminare con patto di futura vendita.
Di cosa si tratta?
È uno strumento giuridico tipico, nel senso che il preliminare di per sé ha già una validità di 36 mesi. L’atipicità è data dal fatto che al momento della consegna della caparra confirmatoria il cliente entra già in possesso dell’abitazione ed inizia a pagare per 36 mesi un acconto prezzo che è il corrispettivo che pagherebbe avendo un mutuo, quindi dalle 600 alle 1000 euro al mese.
Questi acconti vengono scalati completamente dal saldo finale, che avviene appunto a distanza di 3 anni. Questo facilita un compratore che ad esempio deve consolidare la propria posizione lavorativa oppure i giovani che in questo momento non possono permettersi mutui con il 4% di interesse.
Quali sono le possibili criticità del preliminare con patto di futura vendita?
La criticità principale sta nel trovare venditori disponibili a mettere sul mercato la propria casa con questa formula. Ma vedo che ci sono immobili presenti per mesi sui portali immobiliari per tante ragioni. Questo è un modo per creare una nicchia di mercato veloce e dinamica.
Hai già avuto modo di sperimentare questo contratto?
Si, nel 2012, quando nel pieno della crisi immobiliare ci siamo trovati come costruttori ad avere molto invenduto e questa formula ci ha consentito di vendere il nuovo prodotto invenduto, coprendosi ovviamente giuridicamente con clausole molto rigide.
Più di recente hai avuto modo di riproporre il preliminare con patto di futura vendita?
In questo ultimo mese abbiamo venduto due abitazioni con questa formula. Nel primo caso si tratta di una cliente che non poteva vendere prima dei 5 anni, ma che aveva necessità di rientrare in patria per motivi famigliari. Nel secondo di una casa particolare con le camere nel piano seminterrato, quindi difficile da vendere. Sempre con questa formula abbiamo trovato un cliente interessato che ha bisogno di consolidare la propria posizione lavorativa. Posso fare un appello?
Prego signor Natale.
Faccio appello a tutti i colleghi affinché riescano anche loro a convincere i propri clienti ad adottare il preliminare con patto di futura vendita per qualche vendita, in modo da creare un circolo virtuoso di vendite e appunto una coscienza collettiva sulla possibilità di far crescere sempre di più questo mercato per ora di nicchia. Sicuramente è anche un bel modo per far capire che non è sempre indispensabile la Banca.