Monza, in via Marsala apre le porte il “Giardino dei Cappuccini”
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Monza, in via Marsala apre le porte il “Giardino dei Cappuccini”

7 maggio 2024 | 15:03


Il restauro conservativo dell’ex convento dei frati Cappuccini propone dieci unità abitative indipendenti di diverse metrature. Il 23 maggio WS Group Immobiliare organizza l’anteprima per la clientela.


I piedi ben piantati nel passato, ma lo sguardo rivolto dritto verso il futuro. Non stiamo parlando di una persona. La sensazione che traspare dal “Giardino dei Cappuccini”, che risorge a Monza in via Marsala, 44 dal restauro conservativo dell’ex convento dei frati Cappuccini di San Martino, è, però, molto simile a quella di un essere vivente con una grande storia alle spalle e un presente aperto verso l’avvenire.

Il “Giardino dei Cappuccini”, in tutta la sua rinnovata completezza, si svelerà ufficialmente per la prima volta giovedì 23 maggio in un evento (clicca qui per iscriverti) organizzato da WS Group Immobiliare, agenzia che ha il suo show room a Monza, in via Vittorio Emanuele II, oltre ad altri 5 punti vendita in città ed uno a Vedano al Lambro, e in 30 anni di esperienza sul territorio brianzolo ha saputo costruire un grande patrimonio di conoscenze nella vendita di costruzioni, anche di pregio e nei numerosi servizi garantiti al costruttore. Dalla consulenza tecnica al naming e logo della proprietà, dalle brochure emozionali ai video con il drone.

Giardino dei Cappuccini

I DETTAGLI

“Il “Giardino dei Cappuccini” è frutto di un attento progetto di restauro che, dopo aver superato anche i vincoli storico-artistici imposti dal Ministero dei Beni Culturali e Ambientali, oggi propone dieci unità abitative indipendenti” spiega Walter Springhetti, CEO & Founder di WS Group Immobiliare.

“Ognuno degli appartamenti, che hanno diverse metrature, dal monolocale ai quadrilocali fino ai loft semi indipendenti, e insieme formano una sorta di piccolo borgo – continua Springhetti – ha riscaldamento autonomo, la coibentazione, la predisposizione all’aria condizionata e i doppi vetri”.

Anche per questo il “Giardino dei Cappuccini” è stata concepita soprattutto a partire dalla volontà di risanare degli spazi storici che da anni versavano in uno stato di degrado e abbandono. “Il progetto ha coinvolto delle maestranze altamente specializzate che hanno utilizzato sulla struttura dell’edificio delle malte particolari che, senza intaccare l’anima del luogo originario, consentono la resistenza agli agenti atmosferici e la coibentazione” afferma il CEO di WS Group Immobiliare.

Giardino dei Cappuccini

LE PARTICOLARITA’

Come si evince dal nome, il giardino è l’elemento di forza del restauro conservativo in via Marsala, che si trova a pochi passi dalla stazione di Monza, in una zona della città rivalutata negli ultimi anni e, nel prossimo futuro, sede di una delle fermate della metro.

“Gli spazi verdi di questo complesso edilizio sono una vera opera d’arte, che colpisce sin da subito, per l’immediato tocco di eleganza, gli occhi dell’osservatore – assicura Springhetti – chi verrà il 23 maggio (clicca qui per iscriversi all’evento), nel corso dell’anteprima in cui riceveremo ogni ora clientela selezionata, se ne accorgerà”.

UNA STORIA CHE CONTINUA…

Il luogo e la struttura che oggi sono diventati il “Giardino dei Cappuccini” hanno conservato il profumo e l’atmosfera di quando qui a Monza sorgeva il convento dei frati Cappuccini di San Martino.

Giardino dei Cappuccini

Era la metà del Cinquecento e si rese necessario un posto che potesse accogliere i pellegrini in transito da e verso Milano. Nei decenni successivi il convento fu ampliato, anche attraverso l’acquisizione dei terreni circostanti. Nel 1805 terminò la destinazione religiosa della struttura, che divenne prima una caserma e poi una villa residenziale. Fino ad essere trascurata in epoca più recente.

Non dimenticata, però. Se non altro perché Alessandro Manzoni, nei capitoli IX e XX de “I Promessi Sposi”, come ricorda ancora oggi una targa posta sul muro che dà su via Marsala, ha voluto ambientare proprio qui il Convento dei Cappuccini dove trova inizialmente rifugio Lucia, poi vittima delle azioni della Monaca di Monza.

Dal passato, ormai remoto, al futuro, a volte ci vuole molto meno tempo di quanto si possa credere. E, così oggi, grazie al “Giardino dei Cappuccini”, si ha l’impressione che sei secoli siano passati quasi in un batter di ciglia.