Per rinnovare l’aspetto di una stanza senza grandi rivoluzione: la carta da parati. Ma attenzione alla scelta, meglio pensare anche all’ambiente e puntare quindi su quelle ecologiche. I consigli.
Il tema del cambiamento climatico è per tutti all’ordine del giorno. Dopo anni dove si è spesso parlato dell’urgenza di questo tema senza che poi venissero prese contromisure sostanziali per arginarlo sembra che gli eventi degli ultimi mesi stiano cambiando le cose. Forse sarà stata la pandemia, o i fuochi che stanno ardendo in tanti paesi del mondo, come la Grecia che ha visto andare in fiamme isole e boschi per la prima volta dopo migliaia di anni. La crescita inesorabile delle temperature che rendono invivibili zone del pianeta una volta temperate sta portando milioni di persone ad emigrare per sfuggirne alle conseguenze, imprimendo una pressione ancora maggiore alla sempre crescente ondata migratoria che già si riversa verso i paesi più ricchi.
La necessità di ripensare il nostro stile di vita e il nostro uso delle risorse sembra ora essere diventata una priorità politica ed economica per tutti i governi del pianeta. Certo sono necessarie leggi ed accordi fra i vari stati per ottenere dei risultati visibili, ma è chiaro che tutti dobbiamo fare la nostra parte, modificando il nostro modo di vivere e la quantità di risorse naturali che consumiamo per evitare una catastrofe ecologica che mette a rischio la nostra stessa esistenza come specie. Quello che non possiamo fare è lasciare una terrificante eredità alle generazioni future. Questo cambiamento deve essere costruito giorno per giorno, nelle piccole azioni quotidiane di ognuno di noi. Lentamente sembra che questo messaggio stia penetrando in tutte le fasce della popolazione con recenti sondaggi che mostrano come oltre il 5o% degli italiani consideri il cambiamento climatico una minaccia per il proprio futuro e quello dei propri figli. Questa necessità di ripensare i nostri stili di vita in un contesto più equilibrato ed ecologico significa che ogni famiglia dovrà pensare a ciò che compra, consuma e porta nella propria casa.
Tutti i segmenti dell’economia sono interessati, dai vestiti usa e getta pieni di plastica che la moda a basso costo ci propone alla questione del mobilio e dell’arredamento domestico. Questo settore, come la moda, ha subito un cambiamento epocale negli ultimi vent’anni, assumendo caratteristiche di consumo purtroppo simili. Solo pochi decenni fa, i mobili venivano acquistati una volta nella vita in occasione del matrimonio, mobilio pesante, progettato per durare ed essere passato da una generazione all’altra. Oggigiorno anche l’arredamento è pensato invece per essere cambiato di frequente per stare al passo con le tendenze attuali. Tutto si è accelerato, con i social media che proiettano aspirazioni e stili sulle famiglie di tutto il mondo, contribuendo ad accorciare la vita media dei nostri mobili con un impatto energetico ed ecologico ingestibile. Nell’area della sostenibilità dei mobili, alcuni progressi sono stati fatti negli ultimi anni, con certificazioni di sostenibilità per tappeti e mobili fatti con legno proveniente da foreste rinnovabili, ma c’è ancora molto da fare. Tuttavia, lottare per un approccio sostenibile non significa necessariamente vivere in una casa dall’aspetto antiquato. La cura e il rispetto dell’ambiente possono essere combinati anche nel design degli interni.
Uno strumento che può aiutare a dare una nuova vita agli arredi di una stanza senza dover per forza gettare via tutto è la carta da parati. Questo strumento di arredo delle pareti è diventato una scelta sempre più popolare negli ultimi anni proprio per la sua capacità di dare una nuova identità ad un ambiente senza spendere troppi soldi. Uno dei vantaggi della carta da parati è che può essere sostituita senza molto sforzo quando se ne presenta la necessità. Tuttavia, fate attenzione alle molte offerte a basso prezzo, perché le carte da parati in offerta sono prodotte con processi industriali inquinanti, contengono un’alta percentuale di fibre sintetiche e non sono quindi riciclabili. È quindi importante scegliere una carta da paratiecosostenibile e salutare, priva di sostanze nocive e compostabile, poiché anch’essa un giorno dovrà essere sostituita. Quando si considerano le carte da parati compostabili, è importante valutare la tracciabilità della catena di fornitura del materiale. La presenza del certificato FSC, che garantisce che il legno utilizzato per produrre la carta proviene da piantagioni rinnovabili, è essenziale in questo contesto.
Una struttura di fibre naturali come il lino, il bambù, il cotone è fondamentale per una decorazione sostenibile, perché sono meno dannosi per l’ambiente, durano di più e sono più resistenti. Un altro elemento da considerare è il processo di produzione, che dovrebbe evitare l’uso di colle sintetiche per legare il materiale naturale, poiché queste rendono l’intero prodotto inadatto alla compostiera alla fine del suo ciclo di vita.