I cavi Ethernet non tutti sono uguali. Per poter facilitare la loro distinzione, sono suddivisi in categorie (cat) numerate sulla base delle loro specifiche.
Il wi-fi è comodo, non vi sono dubbi, ma non sempre l’opzione preferibile o percorribile per poter ottenere il meglio dalle proprie telecomunicazioni domestiche. I motivi sono principalmente due.
Il primo è legato al fatto che usare i cavi invece del wi-fi determina la possibilità di sfruttare il massimo della velocità dalla propria connessione Internet. Il secondo è che non sempre il wi-fi permette di ottenere una buona copertura del segnale: particolari disposizioni del proprio appartamento / ufficio, e ostacoli “fisici” alla trasmissione dei dati, potrebbero infatti rendere piuttosto difficoltoso ottenere una piena efficienza dal proprio impianto wireless.
In questi casi, e non solo, diventa importante cercare di utilizzare i cavi Ethernet e, soprattutto, capire quali siano le tipologie più utili, come i cavi di rete cat 6, alcuni tra i più innovativi sul mercato poiché in grado di trasmettere e ricevere una grande quantità di dati ad una velocità elevata, limitando la possibilità di incorrere in blocchi e interferenze di linea che comprometterebbero l’attività svolta.
Non tutti i cavi sono uguali. La prima cosa da sapere sui cavi Ethernet è che non tutti sono uguali e che, per poter facilitare la loro distinzione, sono suddivisi in categorie (cat) numerate sulla base delle loro specifiche: più il numero di cat è elevato, e più è superiore la velocità in MHz grazie alla possibilità di eliminare le interferenze e favorire l’isolamento dei fili.
Abbiamo così:
Cat 5: il cavo più lento tra quelli principali, in grado di gestire velocità fino a 100 Mbps e larghezza di banda fino a 100 MHz. Trattandosi di una scelta obsoleta e scarsamente paragonabile ai cavi di nuova generazione, oggi questa categoria di cavi non è praticamente più utilizzata;
Cat 5 enhanced: chiamata anche come cat 5e, si tratta di una “evoluzione” dei cavi cat 5 piuttosto utilizzata nei nuovi impianti di rete grazie alla possibilità di ridurre le interferenze ambientali. La velocità massima raggiungibile è di circa 1 Gbps;
Cat 6: è una versione più innovativa rispetto a cat 5e e, dunque, particolarmente adatta a divenire componente integrante le reti Ethernet più veloci, con larghezza di banda fino a 250 MHz e velocità da 10 Gbps;
Cat 7: sebbene più rari, esistono anche cavi cat 7, con velocità di 10 Gbps e quasi totale assenza di interferenze grazie alla larghezza di banda da 600 MHz.
Le distinzioni tra le varie forme tecniche di cavi Ethernet non sono tuttavia finite qui. Possiamo ad esempio distinguere tra i cavischermati (STP) e i cavi non schermati (UTP).
Nel primo caso (cavi schermati) ci troviamo dinanzi a cavi che sono maggiormente in grado di proteggere i fili da interferenze, di norma mediante l’avvolgimento di ogni coppia di fili interna al cavo, in una pellicola protettiva.
Intuibilmente, i cavi schermati (STP) sono un po’ più costosi dei cavi non schermati. Tuttavia, la maggiore efficienza che riescono a garantire all’impianto potrebbe essere la motivazione sottostante la scelta di optare per questa categoria di cavi.
Quali cavi usare per l’impianto domestico?
Terminata questa breve panoramica delle più ricorrenti categorie di cavi Ethernet, rimane da chiarire un punto interrogativo: quali cavi usare per l’impianto domestico?
Del ventaglio di alternative sopra esposto, la scelta più obsoleta è sicuramente quella legata ai cavi cat 5 che, oramai, sono in fase di crescente disuso.
Ne deriva che le soluzioni più recenti possono garantire al proprio impianto domestico o a quello dell’ufficio dei livelli di efficienza soddisfacenti. Si pensi ai cavi cat 5, oppure ai cat 6, che costituiscono un ulteriore passo in avanti rispetto alla precedente categoria, soprattutto in un’ottica previsionale, quando i cat 6 rappresenteranno uno standard del quale, evidentemente, potrebbe non esser il caso di fare a meno.
Naturalmente, considerato che ogni impianto ha delle caratteristiche diverse, il nostro suggerimento non può che essere quello di condividere con un installatore autorizzato le proprie perplessità e le proprie preferenze, arrivando così ad individuare i componenti più utili per la propria rete.