UniCusano: quando la crescita sostenibile coincide con la crescita accademica
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UniCusano: quando la crescita sostenibile coincide con la crescita accademica

1 febbraio 2019 | 00:20


Inserire all’interno degli studi accademici dei percorsi di formazione, educazione e pubblica utilità rappresentano un vanto per il sistema accademico italiano.


Non avrà la valenza e la benedizione degli accademici della Crusca, ma camminando per strada, leggendo, informandosi e parlando con le persone c’è una parola che più di tutte sembra essere destinata a diventare il termine chiave o se preferite, come va di moda adesso, l’hashtag che meglio di tutti sintetizzerà il nuovo corso mondiale.

Questa parola è sostenibilità.

Secondo il vocabolario online della Treccani nelle scienze ambientali ed economiche, si definisce Sostenibilità la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. Il concetto di sostenibilità è stato introdotto nel corso della prima conferenza ONU sull’ambiente nel 1972.

Lungimirante in questo senso è da qualche anno a questa parte l’ateneo Unicusano di Roma che sostiene progetti sociali di ampio respiro a livello internazionale come AMREF e AMKA e inoltre è da sempre presente anche con delle iniziative più locali, radicate al territorio italiano. L’ateneo cammina ad esempio al fianco di varie associazioni e sostiene diversi progetti di ricerca come QT LUNGO e di integrazione come il progetto DSA e mette a disposizione degli studenti le borse di studio Click Days e la sempre più fondamentale alternanza scuola-lavoro.

Il consorzio ReLuis: l’università al servizio della prevenzione sismica

In particolare però all’interno di questo sottoinsieme che racchiude il concetto di sostenibilità la Niccolò Cusano si distingue per la sua appartenenza al consorzio ReLuis, che presta la sua opera alla Protezione Civile in caso di emergenza. Un esempio di intervento su tutti è dato dal terremoto di Amatrice del 2016.

Il consorzio supporta le attività di gestione tecnica in diverse tipologie di emergenza, in particolare per quanto riguarda le valutazioni di danni e di agibilità post-sismica di edifici e strutture strategiche o rilevanti. Supporta, inoltre, le attività legate ai programmi di prevenzione sismica.

Il Gruppo di Ricerca Unicusano collabora con la Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica (da cui la sigla ReLuis) consorzio interuniversitario che ha lo scopo di coordinare l’attività dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica.

In tale ambito, i principali temi affrontati sono: comportamento dinamico di sistemi geotecnici, vulnerabilità sismica di aggregati edilizi/edifici, tecniche di consolidamento strutturale, rischio sismico per impianti industriali, comportamento sismico di dighe a gravità e arco-gravità. L’azione di coordinamento favorisce le collaborazioni tra Università, Istituti Universitari e Centri Interuniversitari fra di loro e con altri Enti di ricerca ed Industrie e promuove il potenziamento dei Laboratori di Ingegneria Sismica con relativa attività di formazione e diffusione delle conoscenze.

Il Consorzio si propone come interlocutore scientifico dei vari Organi del Governo Nazionale, delle Regioni, Province, Comuni e di Istituti pubblici e privati al fine di conseguire concreti obiettivi in ordine alla valutazione e alla riduzione della vulnerabilità e del rischio sismico. Il Consorzio ha sede in Napoli, presso il Dipartimento di Ingegneria Strutturale dell’Università Federico II, e non ha fini di lucro.

In collaborazione con altri Centri di Competenza, definisce, organizza e sviluppa programmi di ricerca integrati a livello nazionale nel settore dell’ingegneria sismica, con il coinvolgimento di università, enti di ricerca e privati. Inoltre, sviluppa documenti pre-normativi relativi a tipi strutturali non ancora considerati dalle norme dà assistenza alla redazione dì norme tecniche e infine collabora alle attività di formazione, comunicazione e divulgazione sulla vulnerabilità, esposizione e rischio sismico.

Non è sempre così, ma sostenibilità inizia spesso a fare rima con istruzione e sicurezza. Inserire all’interno degli studi accademici dei percorsi di formazione, educazione e pubblica utilità rappresentano un vanto per il sistema accademico italiano. Dalle aule universitarie può finalmente partire un vento di cambiamento. Un vento capace di portare aria nuova, sicurezza e crescita.