Uno spettacolo messo in scena dalla rinomata compagnia stabile Assai, il più antico gruppo di teatro penitenziario in Italia.
Un’iniziativa unica e di grande valore sociale prenderà vita mercoledì 21 giugno 2023 presso il Teatro Binario 7 di Monza. Zeroconfini Onlus e l’Ordine degli Avvocati di Monza, con il patrocinio gratuito del Comune di Monza, il sostegno da parte di ACinque S.p.a. e la Fondazione Monza e Brianza, si uniscono per promuovere lo spettacolo teatrale “The end of the end”, messo in scena dalla rinomata compagnia stabile Assai, il più antico gruppo di teatro penitenziario in Italia.
Lo spettacolo vedrà la partecipazione di attori di grande talento, tra cui Giovanni Arcuri, già protagonista di “Cesare non deve morire”, e altri ex detenuti tra cui spicca il nome di Giorgio Carosi.
L’evento, aperto a tutti i cittadini, offrirà un’esperienza teatrale emozionante e coinvolgente, senza alcun costo di ingresso. Tuttavia, è necessaria la prenotazione obbligatoria inviando una mail all’indirizzo pro.monza@tiscali.it, al fine di garantire la corretta organizzazione dell’evento. Per gli Avvocati l’iniziativa è gratuita ed è previsto il riconoscimento di 2 crediti formativi previa prenotazione tramite la piattaforma “sfera” sul sito dell’Ordine Avvocati di Monza.
“The end of the end” è un’opera teatrale scritta e diretta da Antonio Turco – padre del teatro penitenziario e coordinatore dell’area sociale dell’Associazione italiana cultura sport, patrocinatrice della Compagnia – dedicata al tema della pena di morte. Alcuni detenuti, condannati alla pena capitale, si confrontano sul senso della vita e sui rimpianti per come hanno affrontato la propria esistenza e su come dovranno affrontare l’imminente attimo supremo.
Alcuni personaggi caratterizzeranno la scena all’interno di una cella in un carcere di massima sicurezza americano: una direttrice (che cela drammi personali) perfida ed estremamente critica nei confronti degli abolizionisti della pena di morte; una suora che tenta di alleviare il dolore dei condannati a morte; la moglie di un detenuto che chiede la Grazia per il marito ed infine un Magistrato democratico, impossibilitato ad un’azione di clemenza per il clima istituzionale e popolare favorevole alla condanna suprema, ma deciso a combattere la gestione del carcere di massima sicurezza di Abilene in Texas. Queste le altre significative figure dell’opera che si sviluppa accompagnata da blues, gospel e canzoni d’autore che costituiranno la colonna sonora dello spettacolo, come nella più classica tradizione delle opere della Compagnia Stabile Assai.
Gli interpreti saranno: diversi ex detenuti tra cui Giovanni Arcuri (Cesare del “Cesare non deve morire” dei fratelli Taviani), e poi Angelo Calabria, Massimiliano Anania, Tamara Boccia, Daniele Sghirrapi, l’attore professionista Giorgio Carosi, Immacolata Cantero, Stefania Foresi e Sam Gambino. I musicisti sono Lucio Turco, Mario Donatone, Roberto Turco, Ory Ferrazza, Francesca Bartoli, Corrado Ferrari e Marco Abbondanzieri.
La Compagnia stabile Assai, sin dal suo esordio, che risale al luglio del 1982, è sostenuta da AiCS – Associazione italiana cultura sport: in oltre 40 anni di attività la Compagnia ha vinto due volte il Premio Troisi e ha ottenuto due medaglie d’oro da parte del Presidente della Repubblica Azeglio Ciampi e da parte del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Si è esibita per 10 anni al Teatro Parioli (Maurizio Costanzo è stato presidente onorario della Compagnia dal 2008 al 2018) e nei maggiori teatri italiani, oltre che in moltissime Università e licei e in decine di contesti periferici, dove poter combattere le “zone di spaccio” con la cultura e l’arte. La Compagnia, in generale, è formata da detenuti e da detenuti semi-liberi, che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti. I testi degli spettacoli sono inediti, scritti con la collaborazione di tutti i detenuti.