Flash Mob durante lo Street Festival di Arcore, uno dei meglio riusciti ben come era organizato. Il circolo di Legambiente Usmate Velate “Gaia”, il Comitato di Lesmo, Melting Pot Associazione Culturale Arcore hanno inscenato un flash mob con tanto di striscioni con le scritte “No Pedemontana Grazie”; “Occhio alla Pedemontana”. Striscioni esposti sempre nel rispetto della manifestazione in corso, ma che di certo non sono passati inosservati.
Qualche applauso, qualche sguardo attonito tra la gente e qualcuno che commentava: “Tanto non la faranno mica …” E invece è più che mai probabile che la facciano la Pedemontana, l’autostrada pensata negli anni ’80 e che al momento si interrompe a Lazzate (MB). We Build ha vinto l’appalto per il proseguo dell’infrastruttura. Mancano la Tratta B2 (12,7 chilometri, da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno) e la Tratta C (20 chilometri, da Cesano Maderno alla tangenziale est di Milano A51) per un importo di di 1,26 miliardi di euro.
Molti sindaci sia di destra sia di sinistra interessati dal passaggio dell’autostrada stanno chiedendo la revisione del progetto. L’ultimo intervento in ordine temporale quello dell’assessore di Desio (centro destra) che chiede al posto dell’area di sosta una area verde. Richieste che finora non possono essere ascoltate, anche perchè ormai l’incarico è stato affidato con la gara vinta.
In prima fila anche le associazioni ambientalista che da tempo si battono per preservare il poco verde rimasto in Brianza. Manifestazioni biciclettate, di ttutto è stato fatto e oggi anche il flash mob ad Arcore per dire “No a Pedemomtana”. Proprio ad Arcore il sindaco Maurizio Bono (centro destra) ha organizzato due dei più importanti confronti che mai si fossero mai organizzati in Brianza su Pedemontana, in quanto grande è la preoccupazione del primo cittadino sull’impatto che questa infrastruttura avrà sull’ecosistema della città. Non da ultimo, preoccupa l’impatto idrogeologico che l’autostrada avrà, in quanto Arcore è una città da sempre soggetta ad allagamenti.
“Aggiungere strada a strada, autostrada a strada avrà reso la Brianza più ricca per molti, ma poco vivibile per tutti. – scrive Roberto Sala sulla sua pagina FB, lui che è sempre in prima linea con le sue idee green,
– Il futuro non lo si scrive riducendo le corsie dell’autostrada da tre a due, ma cambiando modello di sviluppo, di modalità e trasporto.”