Arcore – Pedemontana. La“Barriera verde” conquista il plauso generale. Nuove aree boschive che potrebbero nascere per compensare l’arrivo dell’autostrada Pedemontana ad Arcore dove terminerà la tratta C. Questo progetto è sostenuto dalle associazioni ambientaliste e si tratta di compensazioni che vanno oltre quella già previste dal progetto. Lo scopo è quello di mitigare l’impatto ecologico che l’autostrada, ora in costruzione, avrà sulla frazione arcorese di Bernate, ma di fatto su tutta la zona circostante. La proposta ben strutturata è stata illustrata da Marco Monguzzi dell’associazione dei Colli Briantei durante l’assemblea pubblica che si è svolta ieri, 10 marzo, nell’auditorium Don Sironi dell’oratorio, gremito per l’occasione. Unanime l’appoggio sia dell’amministrazione, erano presenti il sindaco, Maurizio Bono, sia gli assessori all’urbanistica Lorenzo Belotti, sia Luca Travascio, assessore alle Infrastrutture e alla viabilità, sia dei presenti. Ben poche le sedie rimaste libere della grande sala che ha ospitato l’evento. Ad ascoltare almeno in 350. A introdurre e moderare la serata sul “mostro di cemento“, come è stato definito, Giulio Riboldi del comitato di quartiere, già noto per la sua battaglia (poi vinta) contro l’impianto di betonaggio di Arcore. Si sono susseguiti gli interventi di Massimo Stucchi, che studiato nei dettagli l’impatto che l’opera avrà sulla viabilità cittadina, quello di Filippo Sala, ambientalista e socio del circolo Gaia Ambiente sulla distruzione dell’ecosistema dei boschi Bernate.