Aveva colpito nelle province di Monza Brianza, Milano, Lecco e Varese. La “banda dei bancomat“, messa al palo dai Carabinieri di Vimercate, agli ordini del Maggiore Mario Amengoni, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misura della custodia cautelare in carcere a carico di 3 soggetti, tutti cittadini italiani residenti nell’hinterland milanese tra i 70 ed i 32 anni, tra cui padre e figlio, gravati da precedenti analoghi.
Un totale di 12 colpi, di cui 5 consumati per un bottino di oltre 250mila euro, 7 tra vani tentativi o sventati dall’arrivo dei militari che avrebbero fruttato ulteriori 330mila euro.
Il modus operandi sempre il medesimo, come un copione: dopo aver rubato furgoni cassonati, i membri del sodalizio criminale li nascondevano in un’area di Pero, modificandoli per renderli idonei ai loro scopi. Una lunga barra di ferro nel cassone, utilizzata come ariete per sfondare le vetrate blindate dei bancomat, e un braccio meccanico per sradicare e caricare i dispositivi. Teli, pannelli di plastica e targhe false per cammuffarli.
Intercettazioni, monitoraggi, nonché la visione dei filmati registrati dagli impianti di video sorveglianza dei vari istituti bancari hanno permesso di smantellare la banda.
L’attività investigativa avrebbe dimostrato la responsabilità dei tre uomini in 12 episodi di furto avvenuti tra maggio 2021 e ottobre 2022 in diverse località, tra cui Nova Milanese, Carnate, Muggiò, Bollate, Bussero, Arese, Parabiago e Calco.
I tre arrestati, già detenuti per l’ultimo episodio, dovranno ora rispondere dei reati di concorso in furto e tentato furto con le aggravanti della violenza sulle cose anche destinate a pubblico servizio o utilità e riciclaggio dei veicoli.