I musei d’impresa sono pezzi di storia: il progetto di legge del lombardo Corbetta

19 dicembre 2022 | 09:50
Commenti
50

I musei d’impresa raccontano e preservano la storia del territorio. Meritano un riconoscimento e la valorizzazione concreta. Con questa convinzione i consiglieri regionali leghisti hanno presentato un Progetto di Legge che punta a introdurre un articolo ad hoc nella Legge regionale n. 11 del 2014 su “Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività”.
L’aggiunta è proposta dopo l’articolo 5 della suddetta legge, con un 5 bis, intitolato “Riconoscimento e valorizzazione dei Musei di Impresa della Lombardia”. A definirlo, cinque commi che prevedono in sintesi il ruolo attivo della Regione nella promozione della nascita dei musei d’impresa; il ruolo di queste realtà nel rilancio economico della Lombardia; l’assegnazione alla Giunta regionale del compito-competenza di individuare i criteri e le modalità attuative.

ALESSANDRO CORBETTA

Uno dei primi promotori, Alessandro Corbetta, ha trovato occasione ideale per parlare di questo progetto la visita al Museo d’Impresa di Marcello Oggioni e della sua famiglia di “legnamee” nel cuore della Brianza (Besana), “un esempio che racchiude bene la nostra idea di cosa devono fare i musei d’impresa: raccontare la storia della propria azienda ma anche di un settore, in questo caso, la falegnameria in Brianza”. Piano d’azione: spingere le imprese a valorizzare la loro realtà, i loro prodotti, a fare rete con altre imprese e, non ultimo, ad accogliere le scuole e i ragazzi per farli innamorare della cultura imprenditoriale. E poi “far capire loro quanto c’è dietro un lavoro, dietro un prodotto. Parliamo di soddisfazioni pazzesche, non solo economiche ma anche personali”.

Il progetto cita nel testo anche il concetto di “archeologia industriale” che sta prendendo sempre più consistenza, “una vera e propria branca della disciplina che studia tutte le dinamiche del processo di industrializzazione”. E sulle modalità di sviluppo ci sono tante strade possibili, anche quella dei musei in versione virtuale, laddove spazi e risorse non dovessero prestarsi all’allestimento materiale.

Tutto nell’ottica di promuovere uno strumento culturale con il supporto normativo perché salvi dall’oblio i pezzi più antichi, alcuni dei primi del ‘900, di una storia economica che si intreccia indissolubilmente con quella culturale del territorio lombardo.

Wait...